Se ho peccato, che cosa ti ho fatto, o guardiano degli uomini? Perché mi hai fatto il tuo bersaglio, al punto di essere divenuto un peso a me stesso?

Perché non perdoni le mie trasgressioni e non passi sopra la mia iniquità? Perché presto giacerò nella polvere; tu mi cercherai, ma io non sarò piú«.

Se pecco, tu mi tieni d’occhio e non mi lasci impunito della mia colpa.

Se alzo il capo, tu mi dai la caccia come un leone, compiendo nuovamente meraviglie contro di me.

Vuoi forse spaventare una foglia sospinta qua e là e dar la caccia a della paglia secca?

Tu metti i miei piedi nei ceppi e osservi attentamente le mie vie; tu stabilisci un limite per la pianta dei miei piedi.

La sua ira mi dilania e mi perseguita, digrigna i denti contro di me. Il mio nemico aguzza il suo sguardo su di me.

Dio mi ha dato in balìa degli empi, mi ha consegnato nelle mani dei malvagi.

I suoi arcieri mi circondano da ogni parte, mi trafigge i reni senza pietà, versa a terra il mio fiele.

sappiate allora che Dio mi ha trattato ingiustamente e mi ha avvolto nelle sue reti

Mi ha sbarrato la strada e cosí non posso passare; ha sparso le tenebre sul mio cammino.

Mi rigetterà il Signore per sempre? E non mi gradirà mai piú?

Ha DIO forse dimenticato di aver pietà e ha nell’ira posto fine alle sue compassioni? (Sela)

Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticata, non si prendono cura di te, perché ti ho colpito con percossa da nemico, con un castigo di uno crudele, per la grandezza della tua iniquità, per la moltitudine dei tuoi peccati.

Volesse Dio schiacciarmi, stendere la sua mano e distruggermi!

Contenderebbe egli con me con grande forza? No, invece mi presterebbe attenzione.

Tu hai un braccio forte; la tua mano è potente, la tua destra è esaltata.

Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli v’innalzi al tempo opportuno,