Tacete e lasciate parlare me e mi avvenga poi quel che vuole.

Le tue chiacchiere faranno tacere la gente? Ti farai beffe senza che alcuno ti svergogni?

Quando finiranno i vostri discorsi vuoti? O che cosa ti spinge a rispondere?

»Quando porrai fine alle parole? Acquista intendimento e poi parleremo.

»Fino a quando affliggerete la mia anima e mi opprimerete coi vostri discorsi?

»Ascoltate attentamente ciò che dico, e sia questo il conforto che mi date.

Abbiate pazienza con me e lasciatemi parlare e, quando avrò parlato, deridetemi pure.

Allora questi tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si riteneva giusto.

Anche lo stolto quando tace, è ritenuto saggio e, quando tiene chiuse le labbra, è considerato intelligente.

(4:3) Poiché con le molte occupazioni vengono i sogni, e con le molte parole la voce dello stolto.

Perciò l’uomo prudente in questo tempo tacerà, perché il tempo è malvagio.

Perciò, fratelli miei carissimi, sia ogni uomo pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all’ira,