Questi cercarono i loro elenchi fra quelli che erano registrati nelle genealogie, ma non li trovarono; furono cosí esclusi dal sacerdozio come impuri;

il governatore ordinò loro di non mangiare cose santissime finché non si presentasse un sacerdote con l’urim e il Thummin,

I sacerdoti e i Leviti si purificarono e purificarono il popolo, le porte e le mura.

Il re comandò quindi al sommo sacerdote Hilkiah, ai sacerdoti del secondo ordine e ai portinai di portare fuori dal tempio dell’Eterno tutti gli oggetti che erano stati fatti per Baal, per Ascerah e per tutto l’esercito del cielo; poi li bruciò fuori di Gerusalemme nei campi del Kidron e portò le loro ceneri a Bethel.

e disse loro: »Voi siete i capi delle case paterne dei Leviti; santificatevi, voi e i vostri fratelli, affinché possiate trasportare l’arca dell’Eterno, il DIO d’Israele, nel posto che io le ho preparato.

Cosí i sacerdoti e i Leviti si santificarono per trasportare l’arca dell’Eterno, il DIO d’Israele.

Poi fece venire i sacerdoti e i Leviti e li radunò nella piazza orientale

e disse loro: »Ascoltatemi, o Leviti! Ora santificatevi e santificate la casa dell’Eterno, il DIO dei vostri padri, e portate fuori dal santuario ogni cosa immonda.

I sacerdoti li scannarono e ne offrirono il sangue sull’altare come sacrificio per il peccato, in espiazione, per tutto Israele, perché il re aveva ordinato di offrire l’olocausto e il sacrificio per il peccato, per tutto Israele.

Allora Ezechia ordinò di offrire l’olocausto sull’altare; e nel momento in cui iniziò l’olocausto, ebbe pure inizio il canto dell’Eterno assieme alle trombe e l’accompagnamento degli strumenti di Davide, re d’Israele.

Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di lodare l’Eterno con le parole di Davide e del veggente Asaf; essi lo lodarono con gioia, quindi s’inchinarono e adorarono.

I re saranno i tuoi padri adottivi e le loro regine saranno le tue nutrici, essi si prostreranno davanti a te con la faccia a terra e leccheranno la polvere dei tuoi piedi; cosí saprai che io sono l’Eterno e che coloro che sperano in me non saranno svergognati.

Jeshua generò Joiakim; Joiakim generò Eliascib; Eliascib generò Joiada,

Osserva il giorno di sabato per santificarlo, come l’Eterno, il tuo DIO, ti ha comandato.

Per questo ricordati di me, o DIO mio, e non cancellare le buone opere che ho fatto per la casa del mio DIO e per la sua custodia.

Diedi pure disposizioni circa l’offerta della legna ai tempi stabiliti e circa le primizie. Ricordati di me, o DIO mio, per farmi del bene!

Ricordati di me, o mio DIO, per tutto il bene che ho fatto per questo popolo.

Canto dei pellegrinaggi. Ricordati, o Eterno, di Davide e di tutte le sue fatiche,

»Non entrerò nella tenda della mia casa, né salirò sul mio letto;

finché abbia trovato un luogo per l’Eterno, una dimora per il Potente di Giacobbe«.

»Ti supplico, o Eterno, ricordati come ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi«. Poi Ezechia diede in un gran pianto.

Il nostro vanto infatti è questo: la testimonianza della nostra coscienza, che nel mondo e specialmente davanti a voi, ci siamo comportati con la semplicità e sincerità di Dio, non con sapienza carnale, ma con la grazia di Dio.

Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede.

Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione.

Ricordati, o Eterno, delle tue compassioni e delle tue misericordie, perché sono da sempre.

Non ricordarti dei peccati della mia giovinezza, né delle mie trasgressioni; ma nella tua benignità ricordati di me, o Eterno, per amore della tua bontà.

Al maestro del coro. Salmo di Davide, quando il profeta Nathan venne a lui, dopo che egli aveva peccato con Bathasceba. Abbi pietà di me, o DIO, secondo la tua benignità; per la tua grande compassione cancella i miei misfatti.

Se tu dovessi tener conto delle colpe, o Eterno, chi potrebbe resistere, o Signore?

Ma presso di te vi è perdono, affinché tu sia temuto.

O Israele, spera nell’Eterno, perché presso l’Eterno vi è misericordia e presso di lui vi è redenzione completa.

Salmo di Davide. Ascolta la mia preghiera, o Eterno, porgi orecchio alle mie suppliche; nella tua fedeltà e nella tua giustizia rispondimi.

E non entrare in giudizio col tuo servo, perché nessun vivente sarà trovato giusto davanti a te.

Ma io, per la tua grande benignità entrerò nella tua casa e adorerò con gran timore, rivolto al tuo santo tempio.

Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all’Eterno che avrà compassione di lui, e al nostro DIO che perdona largamente.