(Salomone infatti aveva fatto costruire una tribuna di bronzo, lunga cinque cubiti, larga cinque cubiti e alta tre cubiti, e laveva posta in mezzo al cortile; egli vi salí, si inginocchiò di fronte a tutta lassemblea dIsraele, stese le mani verso il cielo).
Ma al termine del nostro soggiorno, partimmo e ci mettemmo in cammino, accompagnati da tutti, con le mogli e figli, fin fuori della città; e, postici in ginocchio sul lido, pregammo.
Mosè gli disse: »Come sarò uscito dalla città, protenderò le mie mani allEterno; i tuoni cesseranno e non ci sarà piú grandine, affinché tu sappia che la terra appartiene allEterno.
Mosè dunque, lasciato i Faraone, uscì dalla città e protese le mani allEterno; allora i tuoni e la grandine cessarono e non cadde piú pioggia sulla terra.
ogni preghiera, ogni supplica che ti sarà rivolta da qualsiasi individuo o dallintero tuo popolo Israele, quando ciascuno ha riconosciuto la piaga del proprio cuore e ha steso le mani verso questo tempio,
Quando Salomone ebbe terminato di rivolgere allEterno tutta questa preghiera e supplica, si alzò davanti allaltare dellEterno dove era inginocchiato con le mani tese verso il cielo.
Quando stendete le vostre mani, io nascondo i miei occhi da voi; anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue.