Anche il re Ciro trasse fuori gli utensili della casa dellEterno che Nebukadnetsar aveva portato via da Gerusalemme e aveva posto nel tempio del suo dio.
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Ciro, re di Persia, li fece portar fuori per mezzo di Mithredath, il tesoriere, e li contò davanti a Sceshbatsar, principe di Giuda.
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Eccone il numero: trenta bacinelle doro, mille bacinelle dargento, ventinove coltelli,
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trenta coppe doro, quattrocentodieci coppe dargento di secondordine e mille altri utensili.
Inoltre, gli utensili doro e dargento della casa di Dio, che Nebukadnetsar aveva tolto dal tempio, che è a Gerusalemme e portati a Babilonia, siano restituiti e riportati al tempio che è a Gerusalemme; e ciascuno sia rimesso al suo posto nella casa di Dio"«.
Nebukadnetsar portò a Babilonia tutti gli oggetti della casa di DIO, grandi e piccoli, i tesori della casa dellEterno e i tesori del re e dei suoi capi.
Il capitano della guardia prese pure le coppe, i bracieri, le bacinelle, i candelabri, le tazze e i calici, loro di ciò che era doro puro e largento puro.
Mentre degustava il vino, Belshatsar ordinò di far portare i vasi doro e dargento che suo padre Nebukadnetsar aveva portato via dal tempio, che era in Gerusalemme, perché in essi bevessero il re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine.
Cosí si portarono i vasi doro che erano stati portati via dal santuario del tempio di Dio, che era in Gerusalemme, e in essi bevvero il re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine.
Benedetto sia lEterno, il DIO dei nostri padri, che ha messo una cosa come questa nel cuore del re, di abbellire la casa dellEterno che è a Gerusalemme,
Allora lo stesso Sceshbatsar venne e gettò le fondamenta della casa di Dio che è in Gerusalemme; da quel tempo fino ad ora essa è in costruzione, ma non è ancora finita".
Tutti gli oggetti doro e dargento erano in numero di cinquemilaquattrocento, Sceshbatsar li riportò tutti, assieme agli esuli che furono ricondotti da Babilonia a Gerusalemme.
Nel secondo anno del re Dario, il sesto mese, il primo giorno del mese, la parola dellEterno fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo, a Zorobabel, figlio di Scealtiel, governatore di Giuda, e a Giosué, figlio di Jehotsadak sommo sacerdote, dicendo:
Cosí lEterno destò lo spirito di Zorobabel figlio di Scealtiel, governatore di Giuda e lo spirito di Giosuè, figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote, e lo spirito di tutto il resto del popolo; allora essi vennero e iniziarono il lavoro sulla casa dellEterno degli eserciti, il loro DIO
»Parla ora a Zorobabel, figlio di Scealtiel, governatore di Giuda, e a Giosué, figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote, e al resto del popolo, dicendo: