Ristabilirono laltare sulle sue basi, benché avessero paura a motivo dei popoli delle terre vicine, e su di esso offrirono olocausti allEterno, gli olocausti del mattino e della sera.
Tutta quella gente infatti voleva farci paura e diceva: »Le loro mani lasceranno il lavoro che rimarrà incompiuto«. Ora perciò, o DIO, fortifica le mie mani!
Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: »Siate forti, non temete!«. Ecco il vostro DIO verrà con la vendetta e la retribuzione di DIO; verrà egli stesso a salvarvi.
I principi allora dissero al re: »Deh, sia questuomo messo a morte, perché indebolisce le mani degli uomini di guerra che sono rimasti in questa città, e le mani di tutto il popolo, dicendo loro simili parole. Questuomo non cerca il benessere di questo popolo, ma il suo male«.
Quando però Sanballat, Tobiah, gli Arabi, gli Ammoniti e gli Asdodei vennero a sapere che la riparazione delle mura di Gerusalemme, progrediva e che le brecce cominciavano a chiudersi, si adirarono grandemente,
Inoltre i nostri avversari dicevano: »Essi non sapranno e non vedranno nulla, finché noi piomberemo in mezzo a loro e li uccideremo; cosí faremo cessare i lavori«.