Stabilirono cosí di proclamare un bando in tutto Israele, da Beer-Sceba fino a Dan, perché venissero a Gerusalemme a celebrare la Pasqua in onore dell’Eterno, il DIO d’Israele, poiché da molti anni non l’avevano celebrata nel modo prescritto.

Il re diede a tutto il popolo quest’ordine: »Fate la Pasqua in onore dell’Eterno, il vostro DIO, come sta scritto in questo libro del patto«.

Ma nel diciottesimo anno del re Giosia questa Pasqua fu celebrata in onore dell’Eterno a Gerusalemme.

Cosí vi fu gran gioia in Gerusalemme. Dal tempo di Salomone figlio di Davide re d’Israele, non c’era stato nulla di simile in Gerusalemme.

Poi i sacerdoti Leviti si levarono e benedissero il popolo, la loro voce fu udita e la loro preghiera giunse fino alla santa dimora dell’Eterno nel cielo.