1 Chroniques 9:33
Questi erano i cantori, capi delle case paterne dei Leviti, che abitavano nelle stanze del tempio; essi erano liberi da ogni altro servizio, perché erano impegnati nel loro lavoro giorno e notte.
1 Chroniques 15:16-22
16
Davide ordinò quindi ai capi dei Leviti di designare i loro fratelli cantori con strumenti musicali, arpe, cetre e cembali per alzare suoni di gioia.
17
Perciò i Leviti designarono Heman, figlio di Joel, tra i suoi fratelli, Asaf, figlio di Berekiah, e tra i figli di Merari, loro fratelli, Ethan, figlio di Kushaiah.
18
Con loro c’erano i loro fratelli della classe successiva: Zaccaria, Ben, Jaaziel, Scemiramoth, Jehiel, Unni, Eliab, Benaiah, Maaseiah, Mattithiah, Elifalehu, Mikneiah, Obed-Edom e Jeiel, i portinai.
19
I cantori Heman, Asaf ed Ethan, per suonare usavano cembali di bronzo;
20
Zaccaria, Aziel, Scemiramoth, Jehiel, Unni, Eliab, Maaseiah e Benaiah suonavano arpe per voci di soprano;
21
Mattithiah, Elifalehu, Mikneiah, Obed-Edom, Jeiel e Azaziah suonavano cetre sull’ottava per guidare il canto;
22
Kenaniah, capo dei Leviti, era incaricato del canto; egli dirigeva il canto, perché competente in questo.
1 Chroniques 16:4
Poi stabilí davanti all’arca dell’Eterno alcuni fra i Leviti a prestare servizio, per far ricordare, per ringraziare e per lodare l’Eterno, il DIO d’Israele:
1 Chroniques 16:5
Asaf il capo, Zaccaria il secondo dopo di lui, poi Jeiel. Scemiramoth, Jehieh, Mattithiah, Eliab, Benaiah, Obed-Edom e Jeiel. Essi suonavano arpe e cetre, mentre Asaf suonava cembali.
1 Chroniques 16:42
Con essi c’erano pure Heman e Jeduthun con trombe e cembali, per quelli che dovevano suonare, e con strumenti musicali per accompagnare i canti di DIO. I figli di Jeduthun dovevano stare alla porta.
1 Chroniques 25:1-7
1
Poi Davide e i capi dell’esercito appartarono per il servizio alcuni dei figli di Asaf, di Heman, e di Jeduthun perché cantassero inni sotto ispirazione con cetre, con arpe e con cembali. Il numero degli uomini che prestavano questo servizio era:
2
dei figli di Asaf: Zakkur, Josef, Nethaniah, Asarelah; i figli di Asaf erano sotto la direzione di Asaf, che cantava gli inni sotto ispirazione in base agli ordini del re.
3
Di Jeduthun, i figli di Jeduthun: Ghedaliah, Tseri, Jeshaiah, Scimei, Hashabiah e Mattihiah, sei, sotto la direzione del loro padre Jeduthun, che cantava inni sotto ispirazione con la cetra per celebrare e lodare l’Eterno.
4
Di Heman, i figli di Heman: Bukkiah, Mattaniah, Uzziel, Scebuel, Jerimoth, Hananiah, Hanani, Eliathah, Ghiddalti, Romamti-Ezer, Joshbekashah, Mallothi, Hothir e Mahazioth.
5
Tutti questi erano figli di Heman veggente del re, secondo la parola di DIO di esaltare la sua potenza. DIO infatti aveva dato a Heman quattordici figli e tre figlie.
6
Tutti questi erano sotto la direzione del loro padre per cantare nella casa dell’Eterno con cembali, arpe e cetre per il servizio della casa di DIO. Asaf, Jeduthun e Heman stavano agli ordini del re.
7
Il loro numero, insieme ai loro fratelli addestrati a cantare all’Eterno, tutti quelli veramente capaci, era di duecentottantotto.
2 Chroniques 8:14
Stando quindi alle norme di Davide, suo padre, egli stabilí le classi dei sacerdoti per il loro servizio, i Leviti nelle loro mansioni (di lodare l’Eterno e di prestare servizio davanti ai sacerdoti) secondo i compiti di ogni giorno, e i portinai secondo le loro classi a ciascuna porta, perché cosí aveva ordinato Davide l’uomo di DIO.
2 Chroniques 35:15
I cantori, figli di Asaf, erano al loro posto, secondo il comando di Davide, di Asaf, di Heman e di Jeduthun, il veggente del re. Ad ogni porta c’erano i portinai; essi non ebbero bisogno di allontanarsi dal loro servizio, perché i Leviti, loro fratelli, preparavano porzioni per loro.
1 Chroniques 23:5
quattromila erano portinai e quattromila dovevano lodare l’Eterno con gli strumenti che Davide aveva fatto per celebrarlo.
1 Chroniques 28:12
e il progetto di tutto ciò che aveva in mente per lo Spirito riguardo ai cortili della casa dell’Eterno, a tutte le stanze laterali, ai tesori della casa di DIO e ai tesori delle cose consacrate.
1 Chroniques 28:19
»Tutto questo«. disse Davide, »mi è stato dato per iscritto dalla mano dell’Eterno, che mi ha fatto comprendere tutti i lavori di questo progetto«.
2 Samuel 24:11
Quando al mattino Davide si alzò, la parola dell’Eterno fu rivolta al profeta Gad, il veggente di Davide, dicendo:
1 Chroniques 21:9
Allora l’Eterno parlò a Gad, il veggente di Davide, dicendo:
1 Chroniques 29:29
Ora le gesta del re Davide, le prime come le ultime, sono scritte nel libro del veggente Samuele, nel libro del profeta Nathan e nel libro del veggente Gad,
2 Samuel 7:2-4
2
il re disse al profeta Nathan: »Vedi, io abito in una casa di cedro ma l’arca di DIO sta sotto una tenda«.
3
Nathan rispose al re: »Va’, fa’ tutto ciò che hai in cuore di fare, perché l’Eterno è con te«.
4
Ma quella stessa notte la parola dell’Eterno fu rivolta a Nathan in questo modo:
2 Samuel 12:1-7
1
Poi l’Eterno mandò a Davide Nathan; e Nathan andò da lui e gli disse: »Vi erano due uomini nella stessa città, uno ricco e l’altro povero.
2
Il ricco aveva un gran numero di greggi e mandrie;
3
ma il povero non aveva nulla, se non una piccola agnella che egli aveva comprato e nutrito; essa era cresciuta insieme a lui e ai suoi figli, mangiando il suo cibo, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno; era per lui come una figlia.
4
Un viandante giunse a casa dell’uomo ricco; questi rifiutò di prendere dal suo gregge e dalla sua mandria per preparare da mangiare al viandante giunto da lui, ma prese l’agnella di quel povero e la fece preparare per l’uomo venuto da lui«.
5
Allora l’ira di Davide si accese grandemente contro quell’uomo e disse a Nathan: »Com’è vero che l’Eterno vive, colui che ha fatto questo merita la morte!
6
Egli pagherà quattro volte il valore dell’agnella, per aver fatto una tale cosa e non aver avuto pietà«.
7
Allora Nathan disse a Davide: »Tu sei quell’uomo! Cosí dice l’Eterno, il DIO d’Israele: »Io ti ho unto re d’Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul.
2 Chroniques 30:12
Ma in Giuda la mano di DIO operò dando loro uno stesso cuore per eseguire l’ordine del re e dei capi, secondo la parola dell’Eterno.