Juges 10:15
I figli d’Israele dissero all’Eterno: »Abbiamo peccato; fa’ a noi tutto ciò che ti pare, ma liberaci oggi, ti supplichiamo«.
Juges 10:16
Allora tolsero di mezzo a loro gli dèi stranieri e servirono l’Eterno che si addolorò per la sofferenza d’Israele.
1 Rois 21:28
Allora la parola dell’Eterno fu rivolta ad Elia, il Tishbita, dicendo:
1 Rois 21:29
»Hai visto come Achab si è umiliato davanti a me? Poiché si è umiliato davanti a me, io non farò venire la sciagura mentre egli è in vita; ma manderò la sciagura sulla sua casa, durante la vita di suo figlio«.
Jérémie 3:13
Soltanto riconosci la tua iniquità, perché ti sei ribellata all’Eterno, il tuo DIO; hai profuso i tuoi favori agli stranieri sotto ogni albero verdeggiante e non hai dato ascolto alla mia voce«, dice l’Eterno.
Luc 15:18-21
18
Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te
19
non sono piú degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati
20
Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò.
21
E il figlio gli disse: »Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono piú degno di essere chiamato tuo figlio«.
Lévitique 26:41
da indurmi ad essere loro nemico e a portarli nel paese dei loro nemici; se il loro cuore incirconciso si umilierà e accetteranno la punizione della loro iniquità,
Lévitique 26:42
allora io mi ricorderò del mio patto con Giacobbe, mi ricorderò del mio patto con Isacco e del mio patto con Abrahamo e mi ricorderò del paese;
2 Rois 13:4-7
4
Ma Jehoahaz implorò l’Eterno e l’ Eterno lo esaudì, perché vide l’oppressione d’Israele e come il re di Siria li opprimeva.
5
Perciò l’Eterno diede un liberatore a Israele, ed essi riuscirono a sottrarsi al potere dei Siri; cosí i figli d’Israele poterono abitare nelle loro tende come nel passato.
6
Tuttavia non si allontanarono dai peccati della casa di Geroboamo con i quali aveva fatto peccare Israele, ma camminarono in essi; perfino l’Ascerah rimase in piedi in Samaria.
7
Di tutte le truppe di Jehoahaz l’Eterno lasciò soltanto cinquanta cavalieri, dieci carri e diecimila fanti, perché il re di Siria li aveva distrutti e li aveva ridotti come la polvere da calpestare.
2 Rois 13:23-7
Amos 7:6-8
6
L’Eterno si pentí di questo: »Neppure questo avverrà«, disse il Signore, l’Eterno.
7
Ecco ciò che egli mi fece vedere: il Signore stava ritto sopra un muro a piombo e con un filo a piombo in mano.
8
L’Eterno mi disse: »Amos, che cosa vedi?«. Io risposi: »Un filo a piombo«. Allora il Signore disse: »Ecco, io pongo un filo a piombo in mezzo al mio popolo Israele; non lo risparmierò piú a lungo.
2 Chroniques 34:21
»Andate a consultare l’Eterno per me e per quelli che sono rimasti in Israele e in Giuda, circa le parole del libro, che è stato trovato; grande infatti è l’ira dell’Eterno che si è riversata su di noi, perché i nostri padri non hanno osservato la parola dell’Eterno, agendo interamente secondo quanto è scritto in questo libro«.
2 Chroniques 34:25
Poiché mi hanno abbandonato e hanno offerto incenso ad altri dèi per provocarmi ad ira con tutte le opere delle loro mani, la mia ira si riverserà su questo luogo e non si estinguerà".
Psaumes 79:6
Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono e sui regni che non invocano il tuo nome,
Esaïe 42:25
Perciò egli ha riversato su di lui l’ardore della sua ira e la violenza della guerra, che lo ha avvolto nelle fiamme tutt’intorno senza che se ne rendesse conto; l’ha consumato, ma egli non ha preso la cosa a cuore.
Jérémie 7:20
Perciò cosí dice il Signore, l’Eterno: »Ecco, la mia ira, il mio furore si riverserà su questo luogo, sugli uomini e sulle bestie sugli alberi della campagna e sui frutti della terra e arderà senza estinguersi«.
Apocalypse 14:10
berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello.
Apocalypse 16:2-17
2
Il primo andò e versò la sua coppa sulla terra, e un’ulcera maligna e dolorosa colpí gli uomini che avevano il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine.
3
Poi il secondo angelo versò la sua coppa sul mare, ed esso divenne sangue simile a quello di un morto e ogni essere vivente nel mare morí.
4
Poi il terzo angelo versò la sua coppa sui fiumi e sulle sorgenti delle acque, ed esse diventarono sangue.
5
E udii l’angelo delle acque, che diceva: »Tu sei giusto, o Signore, che sei e che eri e che hai da venire, il Santo, per aver giudicato queste cose.
6
Essi hanno sparso il sangue dei santi e dei profeti, e tu hai dato loro da bere del sangue, perché è la ricompensa che essi meritano«.
7
E udii un altro dall’altare che diceva: »Sí, o Signore, Dio onnipotente, i tuoi giudizi sono veraci e giusti«,
8
Poi il quarto angelo versò la sua coppa sul sole; e gli fu dato di bruciare gli uomini col fuoco.
9
E gli uomini furono bruciati dal grande calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha potestà su queste piaghe, e non si ravvidero per dargli gloria.
10
Poi il quinto angelo versò la sua coppa sul trono della bestia e il suo regno fu coperto di tenebre, e gli uomini si mordevano la lingua per il dolore,
11
e bestemmiarono il Dio del cielo, a causa delle loro sofferenze e delle loro ulcere, ma non si ravvidero dalle loro opere.
12
Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul grande fiume Eufrate e la sua acqua si prosciugò per preparare la via dei re che vengono dal sol levante.
13
E vidi uscire dalla bocca del dragone dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane.
14
Essi infatti sono spiriti di demoni che fanno prodigi e vanno dai re della terra e del mondo intero, per radunarli per la guerra del gran giorno di Dio Onnipotente.
15
»Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti per non andare nudo e non lasciar cosí vedere la sua vergogna«.
16
E li radunarono in un luogo in ebraico detto: »Armagheddon«.
17
Poi il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria, e dal tempio del cielo, dal trono, uscí una voce che diceva: »E’ fatto«