Abramo era molto ricco di bestiame, di argento e di oro.

Quest’uomo divenne grande e continuò a crescere fino a divenire straordinariamente grande.

Egli venne a possedere greggi di pecore, mandrie di buoi e un gran numero di servi. Così i Filistei lo invidiarono,

Egli costruí torri anche nel deserto e scavò molti pozzi, perché aveva un gran numero di bestiame, tanto nella parte bassa del paese che nella pianura; aveva pure agricoltori e vignaiuoli sui monti e in Karmel perché amava la terra.

Inoltre possedeva settemila pecore, tremila cammelli, cinquecento paia di buoi, cinquecento asine e un grandissimo numero di servi. Cosí quest’uomo era il piú grande di tutti gli Orientali.

Ora l’Eterno benedisse gli ultimi anni di Giobbe piú dei primi, perché egli ebbe quattordicimila pecore, seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine.

Sconfisse pure i Moabiti e li misurò con la corda, dopo averli fatti coricare per terra. Con due corde misurò quelli che dovevano essere messi a morte, e con una corda completa quelli da lasciare in vita. Cosí i Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide.

Sconfisse pure i Moabiti; e i Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide.

Moab è il catino in cui mi lavo; su Edom getterò il mio sandalo, sulla Filistia alzerò grida di vittoria«.

Moab è il catino dove mi lavo; su Edom getterò i mio sandalo; sulla Filistia manderò grida di trionfo«.

Chi mi porterà nella città forte? Chi mi condurrà fino a Edom?

»Mandate un agnello al dominatore del paese, da Sela verso il deserto, al monte della figlia di Sion.