1 Rois 1:10-53
10
Ma non invitò il profeta Nathan, né Benaiah né gli uomini prodi, né Salomone suo fratello.
11
Allora Nathan parlò a Bath-Sceba, madre di Salomone e le disse: »Non hai sentito che Adonijah, figlio di Hagghith, è diventato re, e David nostro signore non lo sa neppure?
12
Or dunque permetti che ti dia un consiglio, affinché salvi la tua vita e quella di tuo figlio Salomone
13
Va’, entra entra dal re Davide e digli: »O re, mio signore, non hai forse giurato alla tua serva dicendo: Tuo figlio Salomone, regnerà dopo di me e siederà sul mio trono? Perché dunque è divenuto re Adonijah?«.
14
Poi, mentre tu starai ancora li a parlare col re, io entrerò dopo di te e confermerò le tue parole«.
15
Cosí Bath-Sceba entrò nella camera del re. (Il re era molto vecchio e Abishag, la Shunamita, serviva il re)
16
Bath-Sceba s’inchinò e si prostrò davanti al re. Il re disse: »Che cosa vuoi?«.
17
Ella gli rispose: »O mio signore, tu hai giurato alla tua serva per l’Eterno, il tuo DIO, dicendo: »Tuo figlio Salomone regnerà dopo di me e siederà sul mio trono«.
18
Ora invece Adonijah è divenuto re e tu, o re mio signore, non lo sai neppure.
19
Egli ha immolato un gran numero di buoi, vitelli grassi e pecore e ha invitato tutti i figli del re e il sacerdote Abiathar e Joab, il capo dell’esercito, ma non ha invitato il tuo servo Salomone.
20
Ora gli occhi di tutto Israele sono rivolti a te, o re mio signore, perché tu indichi loro chi dovrà sedere sul trono del re mio signore dopo di lui.
21
Altrimenti avverrà che, quando il re mio signore si addormenterà con i suoi padri, io e il mio figlio Salomone saremo trattati come colpevoli«.
22
Mentre essa parlava ancora con il re giunse il profeta Nathan.
23
Allora riferirono la cosa al re, dicendo: »Ecco il profeta Nathan!«. Questi entrò alla presenza del re e si prostrò davanti al re con la faccia a terra.
24
Nathan disse: »O re, mio signore, hai forse detto: »Adonijah regnerà dopo di me e siederà sul mio trono?
25
Oggi infatti egli è sceso ad immolare un gran numero di buoi, vitelli grassi e pecore e ha invitato tutti i figli del re, i capi dell’esercito e il sacerdote Abiathar; ed ecco, ora essi mangiano e bevono davanti a lui e dicono: »Viva il re Adonija«.
26
Ma egli non ha invitato me, tuo servo né il sacerdote Tsadok, né Benaiah figlio di Jehoiada né Salomone tuo servo.
27
Questa cosa è proprio stata fatta dal re mio signore, senza far sapere al tuo servo chi dovrà sedere sul trono del re mio signore dopo di lui?«.
28
Il re Davide, rispondendo, disse: »Chiamatemi Bath-Sceba«. Ella entrò alla presenza del re e rimase in piedi davanti a lui.
29
Il re giurò e disse: »Com’è vero che vive l’Eterno che ha liberato la mia vita da ogni avversità,
30
Io farò oggi esattamente ciò che ti ho giurato per l’Eterno, il DIO d’Israele, dicendo: »Tuo figlio Salomone regnerà dopo me e siederà sul mio trono al mio posto«.
31
Bath-Sceba s’inchinò con la faccia a terra, si prostrò davanti al re e disse: »Possa il re Davide mio signore vivere in perpetuo!«.
32
Poi il re Davide disse: »Chiamatemi il sacerdote Tsadok, il profeta Nathan e Benaiah, figlio di Jehoiada«. Essi vennero alla presenza del re.
33
Il re disse loro: »Prendete con voi i servi del vostro signore, fate montare mio figlio Salomone sulla mia mula e fatelo scendere a Ghihon.
34
Lí il sacerdote Tsadok e il profeta Nathan lo ungano re d’Israele. Poi suonate la tromba e dite: »Viva il re Salomone!«
35
Risalirete quindi dietro di lui, ed egli verrà a sedersi sul mio trono e regnerà al mio posto, poiché ho costituito lui come principe su Israele e Giuda«.
36
Benaiah, figlio di Jehoiada, rispose al re: »Amen, così vuole anche l’Eterno, il DIO del re mio signore!
37
Come l’Eterno è stato col re mio signore, così sia con Salomone e renda il suo trono più grande del trono del re Davide, mio signore!«.
38
Allora il sacerdote Tsadok, il profeta Nathan, Benaiah figlio di Jehoiada, i Kerethei e i Pelethei scesero, fecero montare Salomone sulla mula del re Davide e lo condussero a Ghihon.
39
Il sacerdote Tsadok prese il corno dell’olio dal tabernacolo e unse Salomone. Poi suonarono la tromba e tutto il popolo disse: »Viva il re Salomone!«.
40
Poi tutto il popolo risalí dietro di lui, suonando i flauti e rallegrandosi di grande gioia tanto che la terra alle loro acclamazioni sembrava spaccarsi.
41
Adonijah e tutti i suoi convitati, come stavano finendo di mangiare, udirono il clamore; e quando Joab udí il suono della tromba, disse: »Cosa significa questo grande fragore proveniente dalla città?«.
42
Mentre parlava ancora, ecco giungere Gionathan, figlio del sacerdote Abiathar. Adonijah gli disse: »Entra, poiché tu sei un uomo di valore e rechi certo buone notizie«.
43
Gionathan, rispose a Adonijah e disse: »Tutt’altro! Il re Davide, nostro signore, ha fatto re Salomone.
44
Egli ha mandato con lui il sacerdote Tsadok, il profeta Nathan, Benaiah figlio di Jehoiada, i Kerethei e i Pelethei, che lo hanno fatto montare sulla mula del re.
45
Così il sacerdote Tsadok e il profeta Nathan lo hanno unto re a Ghihon, e di là sono risaliti tutti pieni di esultanza, e la città è tutta in agitazione. Questo è il fragore che avete udito.
46
Inoltre Salomone si è posto a sedere sul trono del regno.
47
E i servi del re sono andati a congratularsi col re Davide nostro signore, dicendo: »Il tuo DIO renda il nome di Salomone piú glorioso del tuo e renda il suo trono piú grande del tuo!«. Poi il re si è prostrato sul letto,
48
e ha pure detto: »Sia benedetto l’Eterno, il DIO d’Israele, che oggi ha fatto sedere uno sul mio trono, permettendo ai miei occhi di vederlo««.
49
Allora tutti i convitati di Adonijah furono presi da spavento, si alzarono e se ne andarono ciascuno per la sua strada.
50
Adonijah, avendo paura di Salomone, si levò e andò ad aggrapparsi ai corni dell’altare.
51
Fu quindi riferito a Salomone: »Ecco, Adonijah ha paura del re Salomone e si è afferrato ai corni dell’altare, dicendo: »Il re Salomone mi giuri oggi che non farà morire di spada il suo servo««.
52
Salomone rispose: »Se si mostra uomo retto, non cadrà in terra neppure uno dei suoi capelli, ma se in lui sarà trovata alcuna malvagità, morirà«.
53
Cosí il re Salomone mandò gente a farlo scendere dall’altare. Egli venne quindi a prostrarsi davanti al re Salomone; e Salomone gli disse: »Vattene a casa tua«.
2 Samuel 7:2
il re disse al profeta Nathan: »Vedi, io abito in una casa di cedro ma l’arca di DIO sta sotto una tenda«.
2 Samuel 12:1-15
1
Poi l’Eterno mandò a Davide Nathan; e Nathan andò da lui e gli disse: »Vi erano due uomini nella stessa città, uno ricco e l’altro povero.
2
Il ricco aveva un gran numero di greggi e mandrie;
3
ma il povero non aveva nulla, se non una piccola agnella che egli aveva comprato e nutrito; essa era cresciuta insieme a lui e ai suoi figli, mangiando il suo cibo, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno; era per lui come una figlia.
4
Un viandante giunse a casa dell’uomo ricco; questi rifiutò di prendere dal suo gregge e dalla sua mandria per preparare da mangiare al viandante giunto da lui, ma prese l’agnella di quel povero e la fece preparare per l’uomo venuto da lui«.
5
Allora l’ira di Davide si accese grandemente contro quell’uomo e disse a Nathan: »Com’è vero che l’Eterno vive, colui che ha fatto questo merita la morte!
6
Egli pagherà quattro volte il valore dell’agnella, per aver fatto una tale cosa e non aver avuto pietà«.
7
Allora Nathan disse a Davide: »Tu sei quell’uomo! Cosí dice l’Eterno, il DIO d’Israele: »Io ti ho unto re d’Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul.
8
Ti ho dato la casa del tuo signore, ho messo nelle tue braccia le donne del tuo signore e ti ho dato la casa d’Israele e di Giuda; e se questo era troppo poco, io ti avrei dato molte altre cose.
9
Perché dunque hai disprezzato la parola dell’Eterno, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai fatto morire con la spada Uriah lo Hitteo, hai preso per moglie la sua moglie e lo hai ucciso con la spada dei figli di Ammon.
10
Or dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, perché tu mi hai disprezzato e hai preso la moglie di Uriah lo Hitteo per essere tua moglie".
11
Cosí dice l’Eterno: »Ecco, io farò venire contro di te la sciagura dalla tua stessa casa, e prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle ad un altro, che si unirà con loro in pieno giorno.
12
Poiché tu l’hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele alla luce del sole"«.
13
Allora Davide disse a Nathan: »Ho peccato contro l’Eterno«. Nathan rispose a Davide: »L’Eterno ha rimosso il tuo peccato; tu non morrai.
14
Tuttavia, poiché facendo questo tu hai dato ai nemici dell’Eterno occasione di bestemmiare, il figlio che ti è nato dovrà morire«.
15
Poi Nathan tornò a casa sua. L’Eterno quindi colpí il bambino che la moglie di Uriah aveva partorito a Davide, ed egli si ammalò.
2 Samuel 12:25-15
2 Samuel 8:18
Benaiah, figlio di Jehoiada, era capo dei Kerethei e dei Pelethei, e i figli di Davide erano ministri.
2 Samuel 20:26
e Ira di Jair era capo dei ministri di Davide.
2 Samuel 15:37
Cosí Hushai amico di Davide, tornò in città e Absalom entrò in Gerusalemme.
2 Samuel 16:16
Quando Hushai, l’Arkita, l’amico di Davide, giunse da Absalom, Hushai disse ad Absalom: »Viva il re! Viva il re!«.
2 Samuel 19:37
Deh, lascia che il tuo servo torni indietro e che io possa morire nella mia città presso la tomba di mio padre e di mia madre! Ma ecco il tuo servo Kim-ham; venga lui con il re mio signore e fa’ per lui ciò che ti piacerà«.
2 Samuel 19:38
Il re rispose: »Kimham verrà con me e io farò per lui quello che a te piacerà; si, io farò per te tutto ciò che mi chiedi«.
1 Chroniques 27:33
Ahithofel era consigliere del re Hushai, l’Arkita, era amico del re.
Proverbes 22:11
Chi ama la purezza di cuore e ha grazia sulle labbra avrà il re per amico.
Jean 13:23
Or uno dei discepoli, quello che Gesú amava, era appoggiato sul petto di Gesú.
Jean 15:14
Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando.
Jean 15:15
Io non vi chiamo piú servi, perché il servo non sa ciò che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre mio.
Jacques 2:23
Cosí si adempí la Scrittura, che dice: »Or Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia«; e fu chiamato amico di Dio.