Ma Giuseppe disse: »Lungi da me il fare questo! Luomo, in mano del quale è stata trovata la coppa, sarà mio schiavo; quanto a voi, ritornate in pace da vostro padre«.
Lungi da noi lidea di ribellarci allEterno e di ritrarci oggi dal seguire lEterno, costruendo un altare per olocausti, per oblazioni di cibo o per sacrifici, oltre laltare dellEterno, il nostro DIO, che è davanti al suo tabernacolo!«.
Così disse ai suoi uomini: »Mi guardi lEterno dal fare questa cosa al mio signore, allunto dellEterno, dallo stendere la mia mano contro di lui, perché è lunto dellEterno«.
Ma Davide disse ad Abishai: »Non ucciderlo, chi infatti potrebbe stendere la mano contro lunto dellEterno senza rendersi colpevole?«.
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Poi Davide aggiunse: »Comè vero che lEterno vive, solo lEterno lo colpirà: o perché arriverà il suo giorno e morirà, o perché andrà a combattere e verrà ucciso.
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LEterno mi guardi dallo stendere la mia mano contro lunto dellEterno! Ora, ti prego prendi la lancia che è vicina al suo capo e la brocca dellacqua e andiamocene«.
dicendo: »Mi guardi il mio DIO dal fare una cosa simile! Berrei io il sangue di questi uomini, che hanno rischiato la loro vita? Poiché lhanno portata a rischio della loro vita«. E non la volle bere. Questo fecero quei tre prodi.
Non sia mai; anzi, sia Dio verace e ogni uomo bugiardo, come sta scritto: »Affinché tu sia giustificato nelle tue parole e vinca quando sei giudicato«.
Che diremo dunque? Che la legge è peccato? Cosí non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non mediante la legge; infatti io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non avesse detto: »Non concupire«.
Ciò che è buono è dunque diventato morte per me? Cosí non sia; anzi il peccato mi è diventato morte, affinché appaia che il peccato produce in me la morte per mezzo di ciò che è buono, affinché il peccato divenisse estremamente peccaminoso per mezzo del comandamento,
Ma quanto a me, non avvenga mai che io mi vanti allinfuori della croce del Signor nostro Gesú Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me e io al mondo.
Così leredità dei figli dIsraele non passerà da una tribú allaltra, perché ciascuno dei figli dIsraele rimarrà attaccato alleredità della tribú dei suoi padri.
Inoltre il principe non prenderà nulla delleredità del popolo, spogliandolo dei suoi possedimenti, egli provvederà uneredità ai suoi figli con ciò che possiede, affinché nessuno del mio popolo sia scacciato dalla sua proprietà«,