Tutto questo ti è stato mostrato, affinché riconosca che l’Eterno è DIO e che non v’è alcun altro fuori di lui.

Cosí quelle nazioni temevano l’Eterno e servivano i loro idoli. Anche i loro figli e i figli dei loro figli hanno continuato a fare fino al giorno d’oggi come avevano fatto i loro padri.

quelli che si prostrano sui terrazzi davanti all’esercito del cielo, quelli che si prostrano giurando all’Eterno, ma giurando anche a Malkam,

Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro; oppure sarà fedele all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona.

E quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli, e ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli:

Non sapete voi che a chiunque vi offrite come servi per ubbidirgli, siete servi di colui al quale ubbidite, o del peccato per la morte, o dell’ubbidienza per la giustizia?

E, essendo stati liberati dal peccato, siete stati fatti servi della giustizia.

Perché, quando eravate servi del peccato, eravate liberi in rapporto alla giustizia.

Ora invece, essendo stati liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi avete per vostro frutto la santificazione e per fine la vita eterna.

Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei démoni, voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei démoni.

Vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi piú forti di lui?

Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso, perché quale relazione c’è tra la giustizia e l’iniquità? E quale comunione c’è tra la luce e le tenebre?

E quale accordo c’è tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: »Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo«.

lo conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né caldo. Oh, fossi tu freddo o caldo!

Cosí, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca.

A tale vista, tutto il popolo si gettò con la faccia a terra e disse: »L’Eterno è DIO! L’Eterno è DIO!«.

Dopo questo, Mosè ed Aaronne andarono dal Faraone e gli dissero: »Così dice l’Eterno, il DIO d’Israele: »Lascia andare il mio popolo, perché mi celebri una festa nel deserto««.

Ma il Faraone rispose: »Chi è l’Eterno che io debba ubbidire alla sua voce e lasciar andare Israele Io non conosco l’Eterno e non lascerò andare Israele«.

E se vi pare cattiva cosa servire l’Eterno, scegliete oggi chi volete servire, o gli dèi che servirono i vostri padri di là dal fiume, o gli dèi degli Amorei, nel cui paese voi abitate; quanto a me e alla mia casa, serviremo l’Eterno«.

Giosuè disse: »Togliete dunque via gli dèi stranieri che sono in mezzo a voi e inclinate il vostro cuore all’Eterno, il DIO d’Israele!«.

Il popolo rispose a Giosuè: »Noi serviremo l’Eterno, il nostro DIO, e ubbidiremo alla sua voce«.

Allora Samuele parlò a tutta la casa d’Israele, dicendo: »Se tornate all’Eterno con tutto il vostro cuore, togliete da mezzo a voi gli dèi stranieri e le Ashtaroth e tenete il vostro cuore fermo nell’Eterno e servite a lui solo, allora egli vi libererà dalle mani dei Filistei«.

E ora, o Eterno, tu Sei DIO e hai promesso questo bene al tuo servo.

Quindi lo pregò e lo supplicò e DIO ascoltò la sua supplica e lo ricondusse a Gerusalemme nel suo regno. Allora Manasse riconobbe che l’Eterno è DIO.

Riconoscete che l’Eterno è DIO è lui che ci ha fatti e non noi da noi stessi; noi siamo il suo popolo e il gregge del suo pascolo.

Allora Labano e Bethuel risposero e dissero: »La cosa procede dall’Eterno; noi non possiamo parlarti né in bene né in male.

Giuda rispose: »Che diremo al mio signore? Quali parole useremo, o come ci potremo giustificare? DIO ha ritrovato l’iniquità dei tuoi servi. Ecco, siamo schiavi del mio signore, tanto noi quanto colui in mano del quale è stata trovata la coppa«.

»Ecco, sono cosí meschino, che cosa ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca.

Ho parlato una volta, ma non parlerò più; sí, due volte, ma non aggiungerò altro«.

e gli disse: »amico come sei entrato qui senza avere l’abito da nozze?« E quegli rimase con la bocca chiusa.

Allora i farisei, avendo udito che egli aveva messo a tacere i sadducei, si radunarono insieme.

»Maestro, qual è il grande comandamento della legge?«.

Or noi sappiamo che tutto quello che la legge dice, lo dice per coloro che sono sotto la legge, affinché ogni bocca sia messa a tacere e tutto il mondo sia sottoposto al giudizio di Dio,

Quale frutto dunque avevate allora dalle cose delle quali ora vi vergognate? Poiché la loro fine è la morte.