il trionfo dei malvagi dura poco e la gioia degli empi non dura che un istante?

Anche nel riso il cuore può essere nell’afflizione, e la gioia stessa può finire nel dolore.

Il cuore del saggio è in una casa di lutto, ma il cuore degli stolti è in una casa di allegria.

perché com’è il crepitìo dei pruni sotto una pentola, cosí è il riso dello stolto. Anche questo è vanità.

Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio, le persone mangiavano, bevevano, si sposavano ed erano date in moglie, fino a quando Noè entrò nell’arca;

e non si avvidero di nulla, finché venne il diluvio e li portò via tutti; cosí sarà pure alla venuta del Figlio dell’uomo.

E, come avvenne ai giorni di Noé, cosí avverrà anche nei giorni del Figlio dell’uomo.

Lo stesso avvenne anche ai giorni di Lot: la gente mangiava, beveva, comperava, vendeva, piantava ed edificava;

Or Giosuè, udendo il clamore del popolo che gridava, disse a Mosè: »C’è un rumore di guerra nell’accampamento«.

Rumori spaventosi giungono ai suoi orecchi, e nella prosperità gli piomba addosso il distruttore.

Non ha speranza di far ritorno dalle tenebre, e la spada lo aspetta.

Certo, tu li metti in luoghi sdrucciolevoli e cosí li fai cadere in rovina.

Come un sogno al risveglio, cosí tu, o Signore, quando ti risveglierai, disprezzerai la loro vana apparenza.

Le folle che precedevano come quelle che seguivano gridavano, dicendo: »Osanna al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nei luoghi altissimi!«.

E le folle dicevano: »Costui è Gesú il profeta che viene da Nazaret di Galilea«.

Ora, mentre essi cercavano di ucciderlo, al tribuno della coorte giunse la notizia che tutta Gerusalemme era sottosopra.