Abner si adirò fortemente per le parole di Ish-Bosceth e rispose: »Sono forse una testa di cane di Giuda? Fino ad oggi ho usato fedeltà verso la casa di Saul tuo padre, verso i suoi fratelli e i suoi amici e non ti ho dato nelle mani di Davide, e proprio oggi tu mi rimproveri la colpa commessa con questa donna!

Allora Abishai, figlio di Tseruiah, disse al re: »Perché questo cane morto deve maledire il re, mio signore? Ti prego, lascia che io vada a troncargli la testa!«.

Contro chi è uscito il re d’Israele? Chi stai perseguitando? Un cane morto una pulce?

L’Eterno sia giudice e faccia giustizia fra me e te; possa egli vedere e difendere la mia causa, e farmi giustizia, liberandomi dalle tue mani«.

Ora dunque il mio sangue non cada a terra lontano dalla presenza dell’Eterno, Poiché il re d’Israele è uscito per andare in cerca di una pulce, come si dà la caccia a una pernice su per i monti«.

Egli le rispose, dicendo: »Non è cosa buona prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini«.

Ma ella disse: »è vero, Signore, poiché anche i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni«.