Joab rispose al re: »L’Eterno, il tuo DIO, moltiplichi il popolo cento volte piú di quello che è, e possano gli occhi del re, mio signore, vedere ciò. Ma perché il re mio signore desidera questo?«.

Quel giorno Gad venne da Davide e gli disse: »Sali e costruisci un altare all’Eterno nell’aia di Araunah, il Gebuseo«.

e parlò loro dicendo: »Se piace a voi che io seppellisca il mio morto togliendolo davanti ai miei occhi, ascoltatemi. Intercedete per me presso Efron figlio di Zohar,

Ora Efron si trovava in mezzo ai figli di Heth; ed Efron, lo Hitteo, rispose ad Abrahamo in presenza dei figli di Heth, di tutti quelli che entravano per la porta della sua città, dicendo:

Allora Abrahamo s’inchinò davanti al popolo del paese,

Efron rispose ad Abrahamo, dicendogli:

Allora Abrahamo diede ascolto a Efron; e Abrahamo pesò a Efron il prezzo che egli aveva detto in presenza dei figli di Heth: quattrocento sicli d’argento, moneta corrente tra i mercanti.

Allora Davide disse a Ornan: »Cedimi l’area dell’aia, perché vi costruisca un altare all’Eterno; cedimelo per tutto il suo valore, affinché la calamità cessi di infierire sul popolo«.

Allora Geremia disse: »La parola dell’Eterno mi è stata rivolta, dicendo:

Perciò Hanameel, figlio di mio zio venne da me nel cortile della prigione, secondo la parola dell’Eterno, e mi disse: »Ti prego, compra il mio campo che è in Anathoth, nel territorio di Beniamino, perché tu hai il diritto di eredità e il diritto di riscatto. Compratelo!«. Allora riconobbi che questa era la parola dell’Eterno.

Firmai l’atto, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai il denaro sulle bilance.

e consegnai l’atto di compra a Baruk, figlio di Neriah, figlio di Mahseiah, in presenza di Hanameel mio cugino, in presenza dei testimoni che avevano firmato l’atto di compra, e in presenza di tutti i Giudei che sedevano nel cortile della prigione.

»Cosí dice l’Eterno degli eserciti, il DIO d’Israele: Prendi questi atti, l’atto di compra, tanto quello sigillato quanto quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino per molti giorni.

Davide perciò disse ai Gabaoniti »Che devo fare per voi e in che modo potrò riparare, perché voi benediciate l’eredità dell’Eterno?«.

Essi risposero al re: »Per l’uomo che ci ha consumati e che aveva ideato di sterminarci per farci sparire da tutto il territorio d’Israele,

Il re risparmiò Mefibosceth figlio di Gionathan, figlio di Saul a causa del giuramento dell’Eterno che c’era fra di loro tra Davide e Gionathan, figlio di Saul.

e li consegnò ai Gabaoniti, che li impiccarono sul monte, davanti all’Eterno. Cosí furono messi a morte nei primi giorni della mietitura, quando si iniziava a mietere l’orzo.

Quando riferirono a Davide ciò che Ritspah, figlia di Aiah, concubina di Saul, aveva fatto,

Egli riportò di là le ossa di Saul e quelle di Gionathan suo figlio e furono anche raccolte le ossa di quelli che erano stati impiccati.

Allora Aaronne prese il turibolo, come Mosè aveva detto, e corse in mezzo all’assemblea; ed ecco, la calamità era già cominciata fra il popolo; così mise l’incenso nel turibolo e fece l’espiazione per il popolo.

Or quelli che morirono per la calamità furono quattordicimilasettecento, oltre quelli che erano morti per il fatto di Kore.

seguì quindi l’uomo d’Israele nella sua alcova e li trafisse ambedue, l’uomo d’Israele e la donna, nel basso ventre. Così la calamità tra i figli d’Israele fu arrestata.

Ma Finehas si alzò e fece giustizia; e la pestilenza cessò.