Ecco, un popolo si leverà come una leonessa e si rizzerà come un leone; e non si accovaccerà prima di aver divorato la preda e di aver bevuto il sangue di quelli che ha ucciso«.

Allora il re Assuero disse alla regina Ester e a Mardocheo, il Giudeo: »Ecco io ho dato a Ester la casa di Haman, e questi è stato impiccato alla forca, perché aveva cercato di stendere la sua mano contro i Giudei.

Allora, il ventitre del terzo mese, che è il mese di Sivan, furono chiamati i segretari del re e, secondo tutto ciò che Mardocheo aveva ordinato, fu scritto ai Giudei, ai satrapi, ai governatori e ai capi delle centoventisette province, dall’India all’Etiopia, a ogni provincia secondo la sua scrittura, a ogni popolo nella sua lingua, e ai Giudei secondo la loro scrittura e nella loro lingua.

In essi il re dava ai Giudei, in qualunque città si trovassero, il diritto di riunirsi e di difendere la loro vita, distruggendo, uccidendo e sterminando tutta la gente armata di qualsiasi popolo o provincia che li assalisse compresi bambini e donne e di saccheggiare i suoi beni,

Il dodicesimo mese, che è il mese di Adar, il tredicesimo giorno del mese, quando l’ordine del re e il suo decreto dovevano essere eseguiti, il giorno in cui i nemici dei Giudei speravano di avere il dominio su di loro, la situazione fu interamente rovesciata e i Giudei ebbero il dominio sui loro nemici.

Tutti i capi delle province, i satrapi, i governatori e quelli che curavano gli affari del re diedero man forte ai Giudei, perché il terrore di Mardocheo era caduto su di loro.

I Giudei dunque colpirono tutti i loro nemici, passandoli a fil di spada, e compiendo un grande massacro e distruzione; fecero dei loro nemici quello che vollero.

misero a morte anche Parshandatha Dalfon, Aspatha,

Parmashta, Arisai, Aridai e Vajezatha,

Ecco, la cosa avverrà e si compirà«, dice il Signore, l’Eterno; »questo è il giorno di cui ho parlato.

Non dovranno prendere legna dalla campagna e neppure tagliarne nelle foreste, perché faranno fuoco con quelle armi, cosí spoglieranno quelli che li spogliavano e prederanno quelli che li predavano«, dice il Signore, l’Eterno.

Ecco, viene il giorno dell’eterno; allora le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te.

Poi l’eterno uscirà a combattere contro quelle nazioni, come combattè altre volte nel giorno della battaglia.

Allora voi fuggirete per la valle dei miei monti, perché la valle dei monti si estenderà fino ad Atsal; sí, fuggirete come fuggiste davanti al terremoto ai giorni di Uzziah, re di Giuda, cosí l’Eterno, il mio DIO verrà, e tutti i suoi santi saranno con te.

Sarà un giorno unico, che è conosciuto dall’Eterno; non sarà né giorno né notte, ma verso sera vi sarà luce.

E avvenne che, mentre Israele abitava in quel paese, Ruben andò e si coricò con Bilhah, concubina di suo padre. E Israele lo seppe.

E le pietre corrisponderanno ai nomi dei figli d’Israele: dodici, secondo i loro nomi, incisi come dei sigilli, ciascuna col nome delle tribú d’Israele.

Poi Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribú dei figli di Giacobbe al quale l’Eterno aveva detto: »Il tuo nome sarà Israele«.

quella promessa che le nostre dodici tribú, che servono Dio con fervore giorno e notte, sperano di ottenere; per questa speranza, o re Agrippa, io sono accusato dai Giudei.

Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesú Cristo, alle dodici tribú che sono disperse nel mondo: salute.

Quindi udii il numero di quelli che erano stati segnati: centoquarantaquattromila segnati di tutte le tribú dei figli d’Israele.