Génèse 34:25-31
25
Or avvenne che il terzo giorno, mentre essi erano sofferenti, due dei figli di Giacobbe, Simeone e Levi, fratelli di Dina, presero ciascuno la propria spada, piombarono sulla città che se ne stava al sicuro, e uccisero tutti i maschi.
26
Passarono a fil di spada anche Hamor e suo figlio Sichem; poi presero Dina dalla casa di Sichem e se ne andarono.
27
I figli di Giacobbe piombarono sugli uccisi e saccheggiarono la città, perché la loro sorella era stata disonorata.
28
Così essi presero i loro greggi, i loro armenti, i loro asini, tutto ciò che era in città e tutto ciò che era nei campi,
29
e portarono via come bottino tutte le loro ricchezze, tutti i loro piccoli, le loro mogli e tutto ciò che si trovava nelle case.
30
Allora Giacobbe disse a Simeone e a Levi: »Voi mi avete messo nei guai rendendomi odioso agli abitanti del paese, ai Cananei e ai Perezei. Siccome noi siamo in pochi, essi si raduneranno contro di me e mi daranno addosso, e io e la casa mia saremo sterminati«.
31
Ma essi risposero: »Doveva egli trattare nostra sorella come una prostituta?«.
Génèse 35:22
E avvenne che, mentre Israele abitava in quel paese, Ruben andò e si coricò con Bilhah, concubina di suo padre. E Israele lo seppe.
Génèse 37:18-32
18
Essi lo scorsero da lontano e, prima che fosse loro vicino, complottarono contro di lui per ucciderlo.
19
E dissero l’un l’altro: »Ecco che arriva il sognatore!
20
Ora dunque venite, uccidiamolo e gettiamolo in un pozzo; diremo poi che una bestia feroce lo ha divorato; così vedremo che ne sarà dei suoi sogni«.
21
Ruben udì questo e decise di liberarlo dalle loro mani, e disse: »Non gli togliamo la vita«.
22
Poi Ruben aggiunse: »Non spargete sangue, ma gettatelo in questo pozzo nel deserto e non colpitelo di vostra mano«. Diceva così, per liberarlo dalle loro mani e riportarlo a suo padre.
23
Quando Giuseppe fu giunto presso i suoi fratelli, lo spogliarono della sua veste, della lunga veste fino ai piedi che indossava;
24
poi lo presero e lo gettarono nel pozzo. Or il pozzo era vuoto, senz’acqua dentro.
25
Poi si misero a sedere per prendere cibo; ma, alzando gli occhi, ecco videro una carovana di Ismaeliti, che veniva da Galaad coi loro cammelli carichi di spezie, di balsamo e di mirra, in viaggio per portarli in Egitto.
26
Allora Giuda disse ai suoi fratelli: Che guadagno avremo a uccidere nostro fratello e a nascondere il suo sangue?
27
Venite, vendiamolo agli Ismaeliti e non lo colpisca la nostra mano, perché è nostro fratello, nostra carne«. E i suoi fratelli gli diedero ascolto.
28
Come quei mercanti Madianiti passavano, essi sollevarono e tirarono Giuseppe fuori dal pozzo e lo vendettero agli Ismaeliti per venti sicli d’argento. E questi condussero Giuseppe in Egitto.
29
Or Ruben tornò al pozzo, ed ecco, Giuseppe non era piú nel pozzo. Allora egli si stracciò le vesti.
30
Poi tornò dai suoi fratelli e disse: Il fanciullo non c’è piú; e io, dove andrò io?«.
31
Così essi presero la lunga veste di Giuseppe, uccisero un capro e immersero la veste nel sangue.
32
Poi portarono la lunga veste dal padre e dissero: »Abbiamo trovato questo; vedi un po’ se è la veste di tuo figlio«.
Génèse 38:16-18
16
Quindi egli si accostò a lei sulla strada e le disse: »Lasciami entrare da te«. Non sapeva infatti che ella fosse sua nuora. Lei rispose: »Che mi darai per entrare da me?«.
17
Allora egli disse: »Ti manderò un capretto del mio gregge«. Ella chiese: »Mi dai un pegno finché me lo manderai?«.
18
Egli disse: »Che pegno ti devo dare?«. Quella rispose: »Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano«. Egli glieli diede, entrò da lei, ed ella concepì da lui.
Josué 22:22-29
22
»L’Eterno Dio degli dèi, l’Eterno Dio degli dèi! Egli lo sa, e anche Israele lo saprà. Se è stato per ribellione o per infedeltà verso l’Eterno, non risparmiateci in questo giorno.
23
Se abbiamo costruito un altare per ritrarci dal seguire l’Eterno, o per offrire su di esso olocausti o oblazioni di cibo, o per fare su di esso sacrifici di ringraziamento, l’Eterno stesso ce ne chieda conto!
24
Ma in verità noi abbiamo fatto questo con timore, per una ragione pensando che in avvenire i vostri discendenti potessero dire ai nostri discendenti: »Cosa avete a che fare con l’Eterno, il DIO d’Israele?
25
L’Eterno ha posto il Giordano come confine tra noi e voi, o Figli di Ruben, o figli di Gad; voi non avete alcuna parte nell’Eterno". Così i vostri discendenti potrebbero distogliere i nostri discendenti dal temere l’Eterno.
26
Perciò abbiamo detto: »Mettiamoci a costruire un altare, non per olocausti né per sacrifici,
27
ma perché serva come testimone fra noi e voi e fra i nostri discendenti dopo di noi. affinché possiamo compiere il servizio dell’Eterno davanti a lui. con i nostri olocausti, con i nostri sacrifici e con le nostre offerte di ringraziamento affinché i vostri discendenti non abbiano un giorno a dire ai nostri discendenti: Voi non avete parte alcuna nell’Eterno".
28
Perciò abbiamo detto: Se un giorno avverrà che dicano questo a noi o ai nostri discendenti, allora risponderemo: Guardate la forma dell’altare dell’Eterno che i nostri padri fecero, non per olocausti né per sacrifici, ma perché servisse come testimone fra noi e voi.
29
Lungi da noi l’idea di ribellarci all’Eterno e di ritrarci oggi dal seguire l’Eterno, costruendo un altare per olocausti, per oblazioni di cibo o per sacrifici, oltre l’altare dell’Eterno, il nostro DIO, che è davanti al suo tabernacolo!«.
2 Samuel 20:20
Joab rispose: »Lungi, lungi da me l’idea di distruggere e di devastare.
2 Rois 8:13
Hazael disse: »Ma cos’è mai il tuo servo, un cane, per fare cosí grandi cose?«. Eliseo rispose: »L’Eterno mi ha fatto vedere che tu diventerai re di Siria«.
Proverbes 22:1
Una buona reputazione è preferibile a grandi ricchezze, e la grazia all’argento e all’oro.
Ecclesiaste 7:1
Un buon nome è preferibile a un olio profumato, e il giorno della morte meglio del giorno della nascita.
Hébreux 13:18
Pregate per noi, perché crediamo di avere una buona coscienza, desiderando di comportarci rettamente in ogni cosa.