Allora essi dissero: Noi, tuoi servi, siamo dodici fratelli, figli di uno stesso uomo nel paese di Canaan. Ed ecco, il piú giovane è oggi con nostro padre, e uno non è piú«.
Non siete dunque voi che mi avete mandato qui, ma è DIO; egli mi ha stabilito come padre del Faraone, come signore di tutta la sua casa e governatore di tutto il paese dEgitto.
Allora Giosuè disse ad Akan: »Figlio mio, ti prego, da gloria allEterno, il DIO dIsraele confessa a lui e dimmi ciò che hai fatto; non me lo nascondere«.
Figli miei, non siate ora negligenti, perché lEterno ha scelto voi per stare davanti a lui per servirlo, per essere suoi ministri e per offrirgli incenso«.
Ed ecco, gli fu presentato un paralitico disteso sopra un letto e Gesú, vista la loro fede, disse al paralitico: »Figliolo, fatti animo, i tuoi peccati ti sono perdonati!«.
E i discepoli sbigottirono alle sue parole. Ma Gesú, prendendo di nuovo la parola, disse loro: »Figli, quanto è difficile, per coloro che confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio.
O popolo di Sion che abiti a Gerusalemme, tu non piangerai piú. Egli ti farà certamente grazia, udendo la voce del tuo grido; appena udirà, ti risponderà.
Ora dunque implorate il favore di Dio, perché abbia misericordia di noi. »Sono le vostre mani che hanno fatto ciò, vi accetterà forse con favore?«, dice lEterno degli eserciti.