Così Giuseppe trovó grazia agli occhi di lui ed entró al servizio personale di Potifar, che lo fece soprintendente della sua casa e mise nelle sue mani tutto quanto possedeva.
Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: »Ecco, il mio padrone non si preoccupa di quanto ha lasciato in casa con me e ha messo nelle mie mani tutto quanto ha.
Il direttore della prigione non controllava piú nulla di quanto era affidato a Giuseppe, perché lEterno era con lui, e lEterno faceva prosperare tutto quanto egli faceva.
Fu dunque servito per lui a parte, per loro a parte e per gli Egiziani che mangiavano con lui a parte, perché gli Egiziani non possono mangiare con gli Ebrei; ciò sarebbe cosa abominevole per gli Egiziani.
Allora egli lo mandò a prendere or Davide era rossiccio, con begli occhi e un bellaspetto. E lEterno disse a Samuele: »Levati, ungilo, perché è lui«.