Or Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai suoi fratelli; e questi lo odiarono ancora di piú.

E i suoi fratelli gli portavano invidia ma suo padre serbava la cosa dentro di sé,

Essi lo scorsero da lontano e, prima che fosse loro vicino, complottarono contro di lui per ucciderlo.

Ora dunque venite, uccidiamolo e gettiamolo in un pozzo; diremo poi che una bestia feroce lo ha divorato; così vedremo che ne sarà dei suoi sogni«.

Poi Ruben aggiunse: »Non spargete sangue, ma gettatelo in questo pozzo nel deserto e non colpitelo di vostra mano«. Diceva così, per liberarlo dalle loro mani e riportarlo a suo padre.

poi lo presero e lo gettarono nel pozzo. Or il pozzo era vuoto, senz’acqua dentro.

ma non riguardò Caino e la sua offerta. Così Caino ne fu molto irritato, e il suo viso ne fu abbattuto.

Così Esaú prese a odiare Giacobbe a motivo della benedizione datagli da suo padre, e disse in cuor suo: »I giorni del lutto per mio padre si avvicinano; allora ucciderò mio fratello Giacobbe«

Gli arcieri l’hanno provocato, gli hanno lanciato dardi, l’hanno perseguitato;

Allora egli lo mandò a prendere or Davide era rossiccio, con begli occhi e un bell’aspetto. E l’Eterno disse a Samuele: »Levati, ungilo, perché è lui«.

Allora Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno in poi lo Spirito dell’Eterno investì Davide. Poi Samuele si levò e andò a Ramah.

Eliab, suo fratello maggiore lo sentì mentre parlava con quegli uomini, così Eliab si accese d’ira contro Davide e disse: »Perché sei sceso qui? A chi hai lasciato quelle poche pecore nel deserto? Io conosco il tuo orgoglio e la malignità del tuo cuore: sei sceso qui per vedere la battaglia?«.

i miei nemici sono pieni di vita e sono forti, e quelli che mi odiano senza motivo si moltiplicano.

Quelli che mi odiano senza motivo sono piú numerosi dei capelli del mio capo; sono potenti quelli che vorrebbero distruggermi e che mi sono nemici ingiustamente; sono costretto a restituire ciò che non ho rubato.

Per cui i suoi fratelli gli dissero: »Parti di qui e va’ in Giudea, affinché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai.

Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui.

Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi.

Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia.

Anche noi infatti un tempo eravamo insensati, ribelli, erranti, schiavi di varie concupiscenze e voluttà, vivendo nella cattiveria e nell’invidia, odiosi e odiandoci gli uni gli altri.

Ma chi odia il proprio fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre gli hanno accecato gli occhi.

Da questo si riconoscono i figli di Dio e i figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il proprio fratello.

non come Caino, che era dal maligno e uccise il proprio fratello. E per quale motivo lo uccise? Perché le sue opere erano malvagie e quelle di suo fratello giuste.

Se uno dice: »Io amo Dio«, e odia il proprio fratello, è bugiardo; chi non ama infatti il proprio fratello che vede, come può amare Dio che non vede?