Egli rispose: »Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura perché ero nudo, e mi sono nascosto«.

Vi fu mai alcun popolo che abbia udito la voce di DIO parlare di mezzo al fuoco, come l’hai udita tu, e sia rimasto in vita?

Or dunque, perché dovremmo morire? Questo grande fuoco infatti ci consumerà; se continuiamo a udire ancora la voce dell’Eterno, il nostro DIO, noi moriremo.

Poiché egli tiene gli occhi sulle vie dell’uomo, e vede tutti i suoi passi.

Non vi sono tenebre né ombra di morte, dove possano nascondersi i malfattori.

Allora l’Eterno rispose a Giobbe di mezzo alla tempesta e disse:

Fitte nubi lo coprono cosí non può vedere, e passeggia sulla volta dei cieli.

perché avevo paura della grande folla e il disprezzo delle famiglie mi spaventava, sí da star zitto senza uscir di casa.

Non vi sono tenebre né ombra di morte, dove possano nascondersi i malfattori.

Al maestro del coro. Salmo di Davide. Tu mi hai investigato, o Eterno e mi conosci.

Tu esamini accuratamente il mio cammino e il mio riposo e conosci a fondo tutte le mie vie.

Tu mi cingi di dietro e davanti e metti la tua mano su di me.

Dove potrei andare lontano dal tuo Spirito, o dove potrei fuggire lontano dalla tua presenza?

Se prendo le ali dell’alba e vado a dimorare all’estremità del mare,

Se dico: »Certo le tenebre mi nasconderanno«, persino la notte diventerà luce intorno a me;

Gli occhi dell’Eterno sono in ogni luogo, per guardare i cattivi e i buoni.

Potrebbe uno nascondersi nei nascondigli senza che io lo veda?«, dice l’Eterno. »Non riempio io il cielo e la terra?«, dice l’Eterno.

Anche se penetrassero nello Sceol, di là li strapperà la mia mano, anche se salissero in cielo, di là io li tirerò giú.

Anche se si nascondessero in cima al Karmel, di là li scoverò e li prenderò; anche se si celassero al mio sguardo in fondo al mare, là comanderò al serpente di morderli

Ma Giona si levò per fuggire a Tarshish, lontano dalla presenza dell’Eterno. Cosí scese a Giaffa, dove trovò una nave che andava a Tarshish. Pagò il prezzo stabilito e s’imbarcò per andare con loro a Tarshish, lontano dalla presenza dell’Eterno.

Egli rispose loro: »Io sono un Ebreo e temo l’Eterno il DIO del cielo, che ha fatto il mare e la terra ferma«.

Allora quegli uomini furono presi da grande spavento e gli dissero: »Perché hai fatto questo?«. Essi infatti si erano resi conto che egli fuggiva lontano dalla presenza dell’Eterno perché lo aveva loro detto.

questi dimostrano che l’opera della legge è scritta nei loro cuori per la testimonianza che rende la loro coscienza, e perché i loro pensieri si scusano o anche si accusano a vicenda,

E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto.