Génèse 15:1
Dopo queste cose, la parola dell’Eterno fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: »Non temere o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima«.
Génèse 15:12
Verso il tramontare del sole, un profondo sonno cadde su Abramo; ed ecco, uno spavento una oscurità profonda caddero su di lui.
Génèse 20:3
Ma DIO venne da Abimelek in un sogno di notte, e gli disse: »ecco, tu stai per morire, a motivo della donna che hai preso, perché ella è sposata«.
Génèse 20:6
DIO gli disse nel sogno: »Si, lo so che hai fatto questo nell’integrità del tuo cuore e ti ho quindi impedito dal peccare contro di me; per questo non ti ho permesso di toccarla.
Génèse 20:7
Ora dunque restituisci la moglie di quest’uomo, perché è un profeta; ed egli pregherà per te e tu vivrai. Ma se non la restituisci, sappi per certo che tu morrai, tu e tutti i tuoi«.
Génèse 37:5-11
5
Or Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai suoi fratelli; e questi lo odiarono ancora di piú.
6
Egli disse loro: »Udite, vi prego, il sogno che ho fatto.
7
Noi stavamo legando dei covoni in mezzo al campo, quand’ecco il mio covone si drizzò e rimase dritto, mentre i vostri covoni si raccolsero e si inchinarono davanti al mio covone«.
8
Allora i suoi fratelli gli dissero: »Dovrai tu regnare su di noi, o dovrai tu veramente dominarci?«. E lo odiarono ancor di piú, a motivo dei suoi sogni e delle sue parole.
9
Egli fece ancora un altro sogno e lo raccontò ai suoi fratelli, dicendo: »Ho fatto un altro sogno! Ed ecco il sole, la luna e undici stelle si inchinavano davanti a me«.
10
Egli lo raccontò a suo padre e ai suoi fratelli; e suo padre lo rimproverò e gli disse: »Cosa significa questo sogno che hai fatto? Dovremo proprio io, tua madre e i tuoi fratelli venire a inchinarci a terra davanti a te?«.
11
E i suoi fratelli gli portavano invidia ma suo padre serbava la cosa dentro di sé,
Génèse 40:1-41
1
Dopo queste cose, avvenne che il coppiere e il panettiere del re di Egitto offesero il loro signore, il re d’Egitto.
2
E il Faraone si adirò con i suoi due ufficiali, con il capocoppiere e il capopanettiere,
3
E li fece mettere in carcere, nella casa del capo delle guardie, nella stessa prigione dove era rinchiuso Giuseppe.
4
E il capitano delle guardie li affidò alla sorveglianza di Giuseppe il quale li assisteva. Così essi rimasero in prigione per un certo tempo.
5
Nella stessa notte, il coppiere e il panettiere del re d’Egitto, che erano rinchiusi nella prigione, fecero entrambi un sogno, ciascuno il suo sogno, col suo particolare significato.
6
Il mattino seguente, Giuseppe venne da loro, e vide che erano preoccupati.
7
Allora egli interrogò gli ufficiali del Faraone che erano con lui in prigione nella casa del suo padrone e disse: »Perché avete oggi il viso così mesto?«.
8
Essi gli risposero: »Abbiamo fatto un sogno e non vi è alcuno che lo possa interpretare«. Allora Giuseppe disse loro: »Le interpretazioni non appartengono a DIO? Raccontatemi i sogni, vi prego«.
9
Così il capocoppiere raccontò il suo sogno a Giuseppe e gli disse: »Nel mio sogno, ecco mi stava davanti una vite;
10
e in quella vite vi erano tre tralci; appena ebbe messo i germogli, fiorì e diede dei grappoli di uva matura.
11
Ora io avevo in mano la coppa del Faraone; presi l’uva, la spremetti nella coppa del Faraone e misi la coppa in mano del Faraone«.
12
Giuseppe gli disse: »Questa è l’interpretazione del sogno: i tre tralci sono tre giorni;
13
in capo a tre giorni il Faraone ti farà rialzare il capo, ti ristabilirà nel tuo ufficio e tu darai in mano al Faraone la coppa, come facevi prima, quando eri suo coppiere.
14
Ma ricordati di me quando sarai felice; ti prego, usa benevolenza nei miei confronti, parlando di me al Faraone, e fammi uscire da questa casa;
15
perché io fui portato via di nascosto dal paese degli Ebrei, e anche qui non ho fatto nulla da essere messo in questa prigione sotterranea«.
16
Il capopanettiere, vedendo che la interpretazione era favorevole, disse a Giuseppe: »Anch’io nel mio sogno, ecco, avevo tre canestri di pane bianco sul capo;
17
e nel canestro piú alto vi era ogni sorta di vivande cotte al forno per il Faraone; e gli uccelli le mangiavano dal canestro che avevo sul capo«.
18
Allora Giuseppe rispose e disse: »Questa è l’interpretazione del sogno: i tre canestri sono tre giorni;
19
in capo a tre giorni il Faraone ti asporterà la testa dalle spalle, ti farà impiccare a un albero, e gli uccelli ti mangeranno le carni addosso«.
20
Ora il terzo giorno, il giorno del compleanno del Faraone, avvenne che egli fece un banchetto per tutti i suoi servi; e fece alzare il capo al capocoppiere e alzare il capo al capopanettiere in mezzo ai suoi servi.
21
Così ristabilì il capocoppiere nel suo ufficio di coppiere, perché mettesse la coppa in mano del Faraone,
22
ma fece impiccare il capopanettiere secondo la interpretazione che Giuseppe aveva loro data.
23
Il capocoppiere però non si ricordò di Giuseppe, ma lo dimenticò.
Nombres 12:6
L’Eterno quindi disse: »Ascoltate ora le mie parole! Se vi è tra di voi un profeta, io, l’Eterno, mi faccio conoscere a lui in visione, parlo con lui in sogno.
Job 4:12-21
12
Una parola mi è furtivamente giunta, e il mio orecchio ne ha colto il sussurro.
13
Fra i pensieri delle visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali,
14
uno spavento mi prese e un fremito che fece tremare tutte le mie ossa.
15
Uno spirito mi passò davanti e i peli del mio corpo si rizzarono.
16
Si fermò, ma non potei riconoscere i suo aspetto; una figura mi stava davanti agli occhi; c’era silenzio poi udii una voce che diceva:
17
"Può un mortale essere piú giusto di Dio? Può un uomo essere piú puro del suo Fattore
18
Ecco, egli non si fida neppure dei suoi servi, e riscontra difetti persino nei suoi angeli;
19
quanto piú in quelli che abitano in case di argilla, il cui fondamento è nella polvere, e sono schiacciati come una tarma.
20
Dalla mattina alla sera sono distrutti; periscono per sempre, senza che nessuno ci badi.
21
La corda della loro tenda non viene forse strappata? Essi muoiono, ma senza sapienza"«.
Job 33:15
in un sogno, in una visione notturna, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando stanno assopiti sui loro letti.
Job 33:16
Allora egli apre le orecchie degli uomini e sigilla gli ammonimenti che dà loro.
Daniel 2:1-49
1
Nel secondo anno del regno di Nebukadnetsar, Nebukadnetsar, ebbe dei sogni; il suo spirito rimase turbato e il sonno lo lasciò.
2
Il re allora diede ordini di chiamare i maghi, gli astrologi, gli stregoni e i Caldei perché raccontassero al re i suoi sogni. Questi vennero e si presentarono al re.
3
Il re disse loro: »Ho fatto un sogno e il mio spirito è turbato, finché riuscirò a conoscere il sogno«.
4
Allora i Caldei risposero al re in aramaico: »O re possa tu vivere per sempre. Racconta il sogno ai tuoi servi e noi ne daremo l’interpretazione«.
5
Il re rispose e disse ai Caldei: »La mia decisione è presa: se non mi fate conoscere il sogno e la sua interpretazione sarete tagliati a pezzi e le vostre case saranno ridotte in letamai,
6
Se invece mi indicherete il sogno e la sua interpretazione, riceverete da me doni ricompense e grandi onori, indicatemi dunque il sogno e la sua interpretazione«.
7
Essi risposero una seconda volta e dissero: »Racconti il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo l’interpretazione«.
8
Il re allora rispose e disse: »Mi rendo chiaramente conto che voi intendete guadagnare tempo, perché vedete che la mia decisione è presa;
9
se non mi fate conoscere il sogno, c’è un’unica sentenza per voi; vi siete messi d’accordo per dire davanti a me parole bugiarde e perverse, nella speranza che i tempi mutino. Perciò raccontatemi il sogno e io saprò che siete in grado di darmene anche l’interpretazione«.
10
I Caldei risposero davanti al re e dissero: »Non c’è alcun uomo sulla terra che possa far sapere ciò che il re domanda. Infatti nessun re, signore o sovrano ha mai chiesto una cosa simile ad alcun mago, astrologo o Caldeo.
11
La cosa che il re domanda è troppo difficile e non c’è nessuno che la possa far sapere al re, se non gli dèi, la cui dimora non è fra i mortali«.
12
A questo il re si adirò, montò in collera e ordinò di sterminare tutti i savi di Babilonia.
13
Cosi fu promulgato il decreto in base al quale i savi dovevano essere uccisi, e cercavano Daniele e i suoi compagni per uccidere anche loro.
14
Allora Daniele si rivolse con parole prudenti e sagge ad Ariok, capitano delle guardie del re, il quale era uscito per uccidere i savi di Babilonia.
15
Prese la parola e disse ad Ariok, capitano del re: »Perché mai un decreto cosí duro da parte del re?«. Allora Ariok fece sapere la cosa a Daniele.
16
Cosí Daniele entrò dal re e gli chiese di dargli tempo, perché potesse far conoscere al re l’interpretazione del sogno.
17
Allora Daniele andò a casa sua e fece sapere la cosa ai suoi compagni Hananiah, Mishael e Azaria
18
perché implorassero misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo segreto, perché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte col resto dei savi di Babilonia.
19
Allora il segreto fu rivelato a Daniele in una visione notturna. Cosí Daniele benedisse il Dio del cielo.
20
Daniele prese a dire: »Sia benedetto il nome di Dio per sempre, eternamente, perché a lui appartengono la sapienza e la forza.
21
Egli muta i tempi e le stagioni, depone i re e li Innalza, dà la sapienza ai savi e la conoscenza a quelli che hanno intendimento.
22
Egli rivela le cose profonde e segrete, conosce ciò che è nelle tenebre, e la luce dimora con lui.
23
O Dio dei miei padri, ti ringrazio e ti lodo, perché mi hai dato sapienza e forza e mi hai fatto conoscere ciò che ti abbiamo chiesto, facendoci conoscere la cosa richiesta dal re«.
24
Perciò Daniele entrò da Ariok, a cui il re aveva affidato l’incarico di far perire i savi di Babilonia, andò e gli disse cosí: »Non far perire i savi di Babilonia! Conducimi davanti al re e darò al re l’interpretazione«.
25
Allora Ariok condusse in fretta Daniele davanti al re e gli parlò cosí: »Ho trovato un uomo fra i Giudei in cattività, che farà conoscere al re l’interpretazione«.
26
Il re prese a dire a Daniele, che si chiamava Beltshatsar,: »Sei capace di farmi conoscere il sogno che ho fatto e la sua interpretazione?«.
27
Daniele rispose in presenza del re e disse: »Il segreto di cui il re ha chiesto l’interpretazione, non può essere spiegato al re né da saggi, né da astrologi, né da maghi né da indovini.
28
Ma c’è un Dio nel cielo che rivela i segreti, ed egli ha fatto conoscere al re Nebukadnetsar ciò che avverrà negli ultimi giorni. Questo è stato il tuo sogno e le visioni della tua mente sul tuo letto.
29
O re, i pensieri che ti sono venuti sul tuo letto riguardano ciò che deve avvenire d’ora in poi; e colui che rivela i segreti ti ha fatto conoscere ciò che avverrà.
30
Ma quanto a me, questo segreto mi è stato rivelato non perché io abbia maggiore sapienza di tutti gli altri viventi, ma perché l’interpretazione sia fatta conoscere al re, e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore.
31
Tu stavi guardando, o re, ed ecco una grande immagine; questa enorme immagine, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con un aspetto terribile.
32
La testa di questa immagine era d’oro fino, il suo petto e le sue braccia erano d’argento, il suo ventre e le sue cosce di bronzo,
33
le sue gambe di ferro, i suoi piedi in parte di ferro e in parte d’argilla.
34
Mentre stavi guardando, una pietra si staccò, ma non per mano d’uomo, e colpí l’immagine sui suoi piedi di ferro e d’argilla e li frantumò.
35
Allora il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro furono frantumati insieme e diventarono come la pula sulle aie d’estate; il vento li portò via e di essi non si trovò piú alcuna traccia. Ma la pietra che aveva colpito l’immagine diventò un grande monte, che riempí tutta la terra.
36
Questo è il sogno; ora ne daremo l’interpretazione davanti al re.
37
Tu, o re, sei il re dei re, perché il Dio del cielo ti ha dato il regno, la potenza, la forza e la gloria.
38
Dovunque dimorano i figli degli uomini, le bestie della campagna e gli uccelli del cielo, egli li ha dati nelle tue mani e ti ha fatto dominare sopra tutti loro. Tu sei quella testa d’oro.
39
Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno di bronzo, che dominerà su tutta la terra.
40
Il quarto regno sarà forte come il ferro, perché il ferro fa a pezzi e stritola ogni cosa; come il ferro che frantuma, quel regno farà a pezzi e frantumerà tutti questi regni.
41
Come tu hai visto che i piedi e le dita erano in parte d’argilla di vasaio e in parte di ferro, cosí quel regno sarà diviso, tuttavia in esso ci sarà la durezza del ferro, perché tu hai visto il ferro mescolato con argilla molle.
42
E come le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d’argilla, cosí quel regno sarà in parte forte e in parte fragile.
43
Come hai visto il ferro mescolato con la molle argilla, essi si mescoleranno per seme umano, ma non si uniranno l’uno all’altro, esattamente come il ferro non si amalgama con l’argilla.
44
Al tempo di questi re il Dio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto; questo regno non sarà lasciato a un altro popolo, ma frantumerà e annienterà tutti quei regni, e sussisterà in eterno,
45
esattamente come hai visto la pietra staccarsi dal monte, non per mano d’uomo, e frantumare il ferro, il bronzo, l’argilla, l’argento e l’oro. Il grande Dio ha fatto conoscere al re ciò che deve avvenire d’ora in poi. Il sogno è veritiero e la sua interpretazione è sicura«.
46
Allora il re Nebukadnetsar cadde sulla sua faccia e si prostrò davanti a Daniele; quindi ordinò che gli presentassero un’offerta e dell’incenso.
47
Il re parlò a Daniele e disse: »In verità il vostro Dio è il Dio degli dèi, il Signore dei re e il rivelatore dei segreti, poiché tu hai potuto rivelare questo segreto«.
48
Allora il re rese Daniele grande, gli diede molti e grandi doni, lo fece governatore di tutta la provincia di Babilonia e capo supremo di tutti i savi di Babilonia.
49
Inoltre, dietro richiesta di Daniele, il re prepose Shadrak, Meshak e Abednego all’amministrazione degli affari della provincia di Babilonia. Daniele invece rimase alla corte del re.
Daniel 4:1-37
1
»Il re Nebukadnetsar a tutti i popoli, a tutte le nazioni e lingue, che abitano su tutta la terra: La vostra pace sia grande.
2
Mi è sembrato bene di far conoscere i segni e i prodigi che il Dio Altissimo ha fatto per me.
3
Quanto grandi sono i suoi segni e quanto potenti i suoi prodigi! Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio dura di generazione in generazione.
4
Io, Nebukadnetsar, ero tranquillo in casa mia e fiorente nel mio palazzo.
5
Feci un sogno che mi spaventò; i pensieri che ebbi sul mio letto e le visioni della mia mente mi terrorizzarono.
6
Cosí diedi ordine di condurre davanti a me tutti i savi di Babilonia, perché mi facessero conoscere l’interpretazione del sogno.
7
Allora vennero i maghi, gli astrologi, i Caldei e gli indovini, ai quali raccontai il sogno, ma essi non poterono farmi conoscere la sua interpretazione.
8
Infine si presentò davanti a me Daniele, chiamato Beltshatsar dal nome del mio dio, e in cui è lo spirito degli dèi santi, e io gli raccontai il sogno:
9
Beltshatsar, capo dei maghi, poiché io so che io spirito degli dèi santi è in te e che nessun segreto ti preoccupa, raccontami le visioni del mio sogno che ho fatto e la sua interpretazione.
10
Le visioni della mia mente mentre ero sul mio letto sono queste: Io guardavo, ed ecco un albero in mezzo alla terra, la cui altezza era grande.
11
L’albero crebbe e divenne forte; la sua cima giungeva al cielo e si poteva vedere dalle estremità di tutta la terra.
12
Il suo fogliame era bello, il suo frutto abbondante e in esso c’era cibo per tutti; sotto di esso trovavano ombra le bestie dei campi, gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami e da lui prendeva cibo ogni essere vivente.
13
Mentre sul mio letto osservavo le visioni della mia mente, ecco un guardiano, un santo, scese dal cielo,
14
gridò con forza e disse cosí: »Tagliate l’albero e troncate i suoi rami, scuotete le sue foglie e disperdetene i frutti; fuggano gli animali di sotto a lui e gli uccelli di tra i suoi rami.
15
Lasciate però nella terra il ceppo delle sue radici, legato con catene di ferro e di bronzo fra l’erba dei campi. Sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia con gli animali la sua parte d’erba della terra.
16
Il suo cuore sia cambiato, e invece di un cuore d’uomo gli sia dato un cuore di bestia e passino su di lui sette tempi.
17
La cosa è decretata dai guardiani e la sentenza viene dalla parola dei santi perché i viventi sappiano che l’Altissimo domina sul regno degli uomini, egli lo dà a chi vuole e vi innalza l’infimo degli uomini"
18
Questo è il sogno che io, re Nebukadnetsar, ho fatto. Ora tu, Beltshatsar, danne l’interpretazione, perché nessuno dei savi del mio regno è in grado di farmi conoscere l’interpretazione ma tu lo puoi, perché lo spirito degli dèi santi è in te«.
19
Allora Daniele, il cui nome è Beltshatsar, rimase per un momento spaventato e i suoi pensieri lo turbavano. Il re prese a dire: »Beltshatsar, non ti turbino né il sogno né la sua interpretazione«. Beltshatsar rispose e disse: »Signor mio, il sogno si avveri per i tuoi nemici e la sua interpretazione per i tuoi avversari.
20
L’albero che tu hai visto, che era divenuto grande e forte, la cui cima giungeva al cielo e si vedeva da tutte le parti della terra,
21
il cui fogliame era bello, il frutto abbondante, in cui c’era cibo per tutti, sotto il quale dimoravano le bestie dei campi e sui cui rami facevano il nido gli uccelli del cielo,
22
sei tu, o re, che sei diventato grande e forte; la tua grandezza è cresciuta ed è giunta fino al cielo e il tuo dominio fino alle estremità della terra.
23
Quanto poi al guardiano, un santo, che il re ha visto scendere dal cielo e dire: »Tagliate l’albero e distruggetelo, ma lasciate nella terra il ceppo delle radici, legato con catene di ferro e di bronzo fra l’erba dei campi. Sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia la sua parte con le bestie dei campi finché siano passati su di lui sette tempi«.
24
Questa è l’interpretazione, o re; questo è il decreto dell’Altissimo, che è stato emanato riguardo al re mio signore;
25
tu sarai scacciato in mezzo agli uomini e la tua dimora sarà con le bestie dei campi; ti sarà data da mangiare erba come ai buoi e sarai bagnato dalla rugiada dal cielo; passeranno su di te sette tempi, finché tu riconosca che l’Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole.
26
Quanto poi all’ordine di lasciare il ceppo delle radici dell’albero, ciò significa che il tuo regno ti sarà ristabilito, dopo che avrai riconosciuto, che è il cielo che domina.
27
Perciò, o re, gradisci il mio consiglio: poni fine ai tuoi peccati praticando la giustizia e alle tue iniquità usando misericordia verso i poveri, forse la tua prosperità sarà prolungata«.
28
Tutto questo avvenne al re Nebukadnetsar.
29
Dodici mesi dopo, mentre passeggiava sul palazzo reale di Babilonia,
30
il re prese a dire: »Non è questa la grande Babilonia, che io ho costruito come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?«.
31
Queste parole erano ancora in bocca al re, quando una voce discese dal cielo: »A te, o re Nebukadnetsar, si dichiara: il tuo regno ti è tolto;
32
tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e la tua dimora sarà con le bestie dei campi; ti sarà data da mangiare erba come i buoi e passeranno su di te sette tempi, finché tu riconosca che l’Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole«.
33
In quello stesso momento la parola riguardante Nebukadnetsar si adempì. Egli fu scacciato di mezzo agli uomini mangiò l’erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché i suoi capelli crebbero come le penne delle aquile e le sue unghie come gli artigli degli uccelli.
34
»Alla fine di quel tempo, io Nebukadnetsar alzai gli occhi al cielo e la mia ragione ritornò, benedissi l’Altissimo e lodai e glorificai colui che vive in eterno il cui dominio è un dominio eterno e il cui regno dura di generazione in generazione.
35
Tutti gli abitanti della terra davanti a lui sono considerati come un nulla egli agisce come vuole con l’esercito del cielo e con gli abitanti della terra. Nessuno può fermare la sua mano o dirgli »Che cosa fai?«.
36
In quello stesso tempo mi ritornò la ragione, e per la gloria del mio regno mi furono restituiti la mia maestà e il mio splendore. I miei consiglieri e i miei grandi mi cercarono, e io fui ristabilito nel mio regno e la mia grandezza fu enormemente accresciuta.
37
Ora, io Nebukadnetsar lodo, esalto e glorifico il Re del cielo, perché tutte le sue opere sono verità e le sue vie giustizia; egli ha il potere di umiliare quelli che camminano superbamente«.
Daniel 7:1
Nel primo anno di Belshatsar, re di Babilonia, Daniele, mentre era a letto, fece un sogno ed ebbe visioni nella sua mente. Poi scrisse il sogno e narrò la sostanza delle cose.
Matthieu 1:20
Ma, mentre rifletteva su queste cose, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: »Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria come tua moglie, perché ciò che è stato concepito in lei è opera dello Spirito Santo.
Matthieu 2:12
Quindi, divinamente avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Matthieu 2:13
Ora, dopo che furono partiti, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: »Alzati, prendi il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e rimani là finché io non ti avvertirò, perché Erode cercherà il bambino per farlo morire«.
Matthieu 2:19
Ora, morto Erode, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto,
Hébreux 1:1
Dio, dopo aver anticamente parlato molte volte e in svariati modi ai padri per mezzo dei profeti,
Génèse 32:1
Mentre Giacobbe continuava il suo cammino, gli si fecero incontro degli angeli di DIO.
Génèse 32:2
Come Giacobbe li vide, disse: »Questo è l’accampamento di DIO«; e pose nome a quel luogo Mahanaim.
2 Chroniques 16:9
L’Eterno infatti con i suoi occhi scorre avanti e indietro per tutta la terra per mostrare la sua forza verso quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai agito da stolto; perciò d’ora in avanti avrai delle guerre«,
Esaïe 41:10
Non temere, perché io sono con te non smarrirti, perché io sono il tuo DIO. Io ti fortifico e anche ti aiuto e ti sostengo con la destra della mia giustizia.
Jean 1:51
Poi gli disse: »In verità, in verità io vi dico che da ora in poi vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo«.
2 Timothée 4:16
Nella mia prima difesa nessuno è stato al mio fianco, ma mi hanno tutti abbandonato; questo non venga loro imputato.
2 Timothée 4:17
Il Signore però mi è stato vicino e mi ha fortificato, affinché per mio mezzo la predicazione fosse portata a compimento e tutti i gentili l’udissero; ed io sono stato liberato dalle fauci del leone.
Hébreux 1:14
Non sono essi tutti spiriti servitori, mandati a servire per il bene di coloro che hanno da ereditare la salvezza?