Allora Giacobbe disse a suo padre: »Sono Esaú, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai detto. Deh, alzati mettiti a sedere e mangia della mia cacciagione, affinché l’anima tua mi benedica«.

Allora Isacco disse a Giacobbe: »Avvicinati e lascia che ti palpi, figlio mio, per sapere se sei proprio mio figlio Esaú, o no«.

Così non lo riconobbe, perché le mani di lui erano pelose come le mani di Esaú suo fratello; e lo benedisse.

Ora convocate presso di me tutti i profeti di Baal, tutti i suoi servi e tutti i suoi sacerdoti, non ne manchi neppure uno, perché devo fare un grande sacrificio a Baal, chiunque mancherà non sarà lasciato in vita«. Ma Jehu agiva con inganno per distruggere gli adoratori di Baal.

Volete forse parlare iniquamente in difesa di Dio e parlare in suo favore con inganno?

Non abbiamo tutti uno stesso Padre? Non ci ha creati uno stesso Dio? Perché dunque agiamo con perfidia l’uno verso l’altro, profanando il patto dei nostri padri?

Per cui se la verità di Dio per la mia menzogna è sovrabbondata alla sua gloria, perché sono io ancora giudicato un peccatore?

E perché non dire come alcuni calunniandoci affermano che noi diciamo »Facciamo il male affinché ne venga il bene« La condanna di costoro è giusta.

Or noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché l’eccellenza di questa potenza sia di Dio e non da noi.

e che nessuno inganni e frodi negli affari il proprio fratello, perché il Signore è il vendicatore di tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e attestato prima.