E l’Eterno disse ad Abrahamo: »Perché mai ha riso Sara dicendo: »Partorirò io per davvero, vecchia come sono?«.

Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per l’Eterno? Al tempo fissato, fra un anno, ritornerò da te, e Sara avrà un figlio«.

Poi l’Angelo dell’Eterno soggiunse: »Io moltiplicheró grandemente la tua discendenza tanto che non la si potrà contare, a motivo del suo gran numero«.

L’Angelo dell’Eterno chiamò dal cielo Abrahamo una seconda volta e disse:

»Io giuro per me stesso, dice l’Eterno, poiché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, l’unico tuo figlio,

Ma il mio patto lo stabilirò con Isacco che Sara ti partorirà in questo tempo, l’anno prossimo«.

E Sara concepì e partorì un figlio ad Abrahamo nella sua vecchiaia, al tempo stabilito, che DIO gli aveva detto.

Allora Eliseo le disse: »In questa stagione, l’anno prossimo, tu abbraccerai un figlio«. Ella rispose: »No, mio signore; o uomo di DIO, non ingannare la tua serva!«.

La donna concepí e partorí un figlio, l’anno seguente in quella stessa stagione, come Eliseo le aveva detto.

E io la benedirò e da lei ti darò pure un figlio; sì, io la benedirò ed ella diventerà nazioni; re di popoli usciranno da lei«.

Ma DIO rispose: »No, ma Sara tua moglie ti partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Isacco; e io stabilirò il mio patto con lui, come un patto eterno con la sua discendenza dopo di lui.

Ma il mio patto lo stabilirò con Isacco che Sara ti partorirà in questo tempo, l’anno prossimo«.

E Sara concepì e partorì un figlio ad Abrahamo nella sua vecchiaia, al tempo stabilito, che DIO gli aveva detto.

L’Angelo dell’Eterno apparve a questa donna, e le disse: »Ecco, tu sei sterile e non hai figli, ma concepirai e partorirai un figlio.

Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un Nazireo a DIO dal seno di sua madre; egli comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei«.

Ma l’angelo gli disse: »Non temere Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, al quale porrai nome Giovanni.

Cioè non i figli della carne sono figli di Dio, ma i figli della promessa sono considerati come progenie.

Questa fu infatti la parola della promessa: »In questo tempo ritornerò e Sara avrà un figlio«.

Or quello che nacque dalla serva fu generato secondo la carne, ma quello che nacque dalla libera fu generato in virtú della promessa.

Ora noi, fratelli, alla maniera di Isacco, siamo figli della promessa.