Génèse 16:14
Perciò quel pozzo fu chiamato "Il pozzo di Lahai-Roi. ecco, esso è fra Kadesh e Bered.
Génèse 20:1
Abrahamo si spostò di là andando verso il Neghev, e dimorò fra Kadesh e Shur, poi si stabilì a Gherar.
Nombres 20:1
Poi tutta l’assemblea dei figli d’Israele arrivò al deserto di Sin nel primo mese, e il popolo si fermò a Kadesh. Là mori Miriam e là fu sepolta.
Deutéronome 1:19
»Poi partimmo dal monte Horeb e attraversammo tutto quel grande e spaventoso deserto che avete veduto dirigendoci verso la regione montuosa degli Amorei, come l’Eterno, il nostro DIO, ci aveva comandato, e giungemmo a Kadesh-Barnea.
Deutéronome 1:46
Così rimaneste in Kadesh molti giorni, tutto il tempo che vi fermaste là«.
Génèse 36:12
Or Timna era la concubina di Elifaz, figlio di Esaú; ella partorì ad Elifaz, Amalek. Questi furono i figli di Ada, moglie di Esaú.
Génèse 36:16
il capo Korah, il capo Gatam e il capo Amalek; questi furono i capi discesi da Elifaz, nel paese di Edom; essi furono i figli di Ada.
Exode 17:8-16
8
Allora venne Amalek a combattere contro Israele a Refidim.
9
E Mosè disse a Giosuè: »Scegli per noi degli uomini ed esci a combattere contro Amalek; domani io starò sulla vetta del colle col bastone di DIO in mano«.
10
Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combattè contro Amalek, mentre Mosè, Aaronne e Hur salirono sulla vetta del colle.
11
Or avvenne che, quando Mosè alzava la sua mano, Israele vinceva; quando invece abbassava la sua mano, vinceva Amalek.
12
Ma le mani di Mosè si erano fatte pesanti, così essi presero una pietra e gliela posero sotto, ed egli vi sedette sopra mentre Aaronne e Hur sostenevano le sue mani, l’uno da una parte, l’altro dall’altra così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.
13
Perciò Giosué sconfisse Amalek e la sua gente, passandoli a fil di spada.
14
Poi l’Eterno disse a Mosè: Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa’ sapere a Giosuè che io cancellerò interamente di sotto al cielo la memoria di Amalek.
15
Mosè costruì quindi un altare, al quale pose nome: L’Eterno è la mia bandiera«; e disse:
16
La mano è stata alzata contro il trono dell’Eterno, e l’Eterno farà guerra ad Amalek di generazione in generazione«.
Nombres 14:43
Davanti a voi infatti stanno gli Amalekiti e i Cananei, e voi cadrete per la spada; Poiché vi siete allontanati dal seguire l’Eterno, l’Eterno non sarà con voi«.
Nombres 14:45
Allora gli Amalekiti e i Cananei che abitavano su quel monte scesero giù, li batterono e li misero in rotta fino a Hormah.
Nombres 24:20
Poi guardò su Amalek e pronunciò il suo oracolo, dicendo: »Amalek era la prima delle nazioni, ma la sua fine culminerà in rovina«.
1 Samuel 15:1-35
1
Poi Samuele disse a Saul: »L’Eterno mi ha mandato per ungerti re sopra il suo popolo, sopra Israele; ora dunque ascolta le parole dell’Eterno.
2
Così dice l’Eterno degli eserciti: Io punirò Amalek per ciò che fece a Israele quando gli si oppose per via, mentre usciva dall’Egitto.
3
Ora va’, colpisci Amalek e vota allo sterminio tutto ciò che gli appartiene senza avere alcuna pietà di lui ma uccidi uomini e donne, fanciulli e lattanti, buoi e pecore cammelli e asini«.
4
Saul dunque convocò il popolo e lo passò in rassegna a Telaim: duecentomila fanti e diecimila uomini di Giuda.
5
Saul venne alla città di Amalek e tese un’imboscata nella valle.
6
Poi Saul disse ai Kenei: »Andatevene, ritiratevi, uscite fuori di mezzo agli Amalekiti, affinché non vi distrugga con loro, perché usaste clemenza verso tutti i figli d’Israele quando uscivano dall’Egitto«. Così i Kenei si ritirarono di mezzo agli Amalekiti.
7
Saul sconfisse gli Amalekiti da Havilah fino a Shur, che è di fronte all’Egitto.
8
Egli prese vivo Agag, re degli Amalekiti, e votò allo sterminio tutto il popolo, passandolo a fil di spada.
9
Ma Saul e il popolo risparmiarono Agag e il meglio delle pecore e dei buoi, gli animali grassi, gli agnelli e tutto il meglio, rifiutandosi di votarli allo sterminio; ma votarono allo sterminio tutto ciò che era scadente e di nessun valore.
10
Allora la parola dell’Eterno fu rivolta a Samuele, dicendo:
11
»Io mi pento di aver costituito Saul re, perché si è allontanato da me e non ha eseguito i miei ordini«. Samuele ne fu rattristato e gridò all’Eterno tutta la notte.
12
Al mattino presto Samuele si levò per andare incontro a Saul; ma vennero a dire a Samuele: »Saul è andato a Karmel, ed ecco che si è eretto un monumento; poi è tornato passando oltre, ed è sceso a Ghilgal«.
13
Samuele allora si recò da Saul, e Saul gli disse: »Benedetto sii tu dall’Eterno! Io ho eseguito l’ordine dell’Eterno«.
14
Ma Samuele disse: »Cos’è dunque questo belar di pecore che mi giunge agli orecchi e questo muggir di buoi che sento?«.
15
Saul rispose: »Questi sono animali presi dagli Amalekiti, perché il popolo ha risparmiato il meglio delle pecore e dei buoi per farne dei sacrifici all’Eterno, il tuo DIO; il resto però l’abbiamo votato allo sterminio«.
16
Allora Samuele disse a Saul: »Basta! Io ti annunzierò ciò che l’Eterno mi ha detto questa notte!«. Saul gli disse: »Parla«.
17
Così Samuele disse: »Non è forse vero che quando eri piccolo ai tuoi occhi sei diventato capo delle tribù d’Israele, e l’Eterno ti ha unto re d’Israele?
18
L’Eterno ti aveva dato una missione dicendo: »Va’, vota allo sterminio quei peccatori degli Amalekiti e combatti contro di loro finché siano sterminati«.
19
Perché dunque non hai ubbidito alla voce dell’Eterno, ma ti sei gettato sul bottino e hai fatto ciò che è male agli occhi dell’Eterno?«.
20
Saul disse a Samuele: »Ma io ho ubbidito alla voce dell’Eterno, ho compiuto la missione che l’Eterno mi aveva affidato, ho riportato Agag, re di Amalek e ho votato allo sterminio gli Amalekiti.
21
Il popolo però ha preso le cose migliori che avrebbero dovuto essere sterminate, per farne sacrifici all’Eterno, il tuo DIO, a Ghilgal«.
22
Samuele disse: »Gradisce forse l’Eterno gli olocausti e i sacrifici come l’ubbidire alla voce dell’Eterno? Ecco l’ubbidienza è migliore del sacrificio, e ascoltare attentamente è meglio del grasso dei montoni.
23
Poiché la ribellione è come il peccato di divinazione, e l’ostinatezza è come il culto agli idoli e agli dei domestici. Poiché hai rigettato la parola dell’Eterno anch’egli ti ha rigettato come re«.
24
Allora Saul disse a Samuele: »Ho peccato per aver trasgredito il comando dell’Eterno e le tue parole, perché ho avuto paura del popolo e ho dato ascolto alla sua voce.
25
Ma ora, ti prego, perdona il mio peccato e ritorna con me, perché mi possa prostrare davanti all’Eterno«.
26
Ma Samuele rispose a Saul. »Io non ritornerò con te, perché hai rigettato la parola dell’Eterno, e l’Eterno ha rigettato te, perché tu non sia più re sopra Israele«.
27
Come Samuele si voltava per andarsene, Saul afferrò il lembo del suo mantello, che si strappò.
28
Allora Samuele gli disse: »L’Eterno oggi ha strappato da te il regno d’Israele e lo ha dato a un altro, che è migliore di te.
29
La Gloria d’Israele non mentirà e non si pentirà, perché egli non è un uomo a che si pente«.
30
Allora Saul disse: »Ho peccato ma adesso onorami, ti prego, davanti agli anziani del mio popolo e davanti a Israele; ritorna con me, perché mi possa prostrare davanti all’Eterno, il tuo DIO«.
31
Samuele dunque ritornò con Saul, e Saul si prostrò davanti all’Eterno.
32
Poi Samuele disse: »Portatemi Agag, re degli Amalekiti«. Agag andò da lui di buon umore. Or Agag diceva: »Certamente l’amarezza della morte è passata«.
33
Samuele gli disse: »Come la tua spada priva di figli le donne, così tua madre sarà privata del figlio fra le donne«. Samuele quindi tagliò a pezzi Agag davanti all’Eterno a Ghilgal.
34
Poi Samuele andò a Ramah, e Saul salì a casa sua, a Ghibeah di Saul.
35
Samuele non andò più a vedere Saul fino al giorno della sua morte, perché Samuele faceva cordoglio per Saul; e l’Eterno si pentì di aver fatto Saul re d’Israele.
1 Samuel 27:1-12
1
Or Davide disse in cuor suo: »Un giorno o l’altro io perirò per mano di Saul; non vi è nulla di meglio per me che mettermi in salvo nel paese dei Filistei; così Saul desisterà dal ricercarmi ancora in tutto il territorio d’Israele così scamperò dalle sue mani«.
2
Perciò Davide si levò e si recò con i seicento uomini che aveva con sé, da Akish figlio di Maok, re di Gath.
3
Così Davide rimase con Akish a Gath, lui e i suoi uomini, ciascuno con la sua famiglia; Davide con le sue due mogli: Ahinoam la Jezreelita, e Abigail la Karmelita, già moglie di Nabal.
4
Fu quindi riferito a Saul che Davide era fuggito a Gath, ed egli non lo cercò più.
5
Davide disse ad Akish: »Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, mi sia dato un luogo in una città della campagna dove io possa abitare. Perché dovrebbe il tuo servo abitare con te nella città reale?«.
6
Così quel giorno Akish gli diede Tsiklag; per questo Tsiklag è appartenuta ai re di Giuda fino al giorno d’oggi.
7
Il tempo che Davide rimase nel paese dei Filistei fu di un anno e quattro mesi.
8
Davide e i suoi uomini salivano e facevano razzie nel paese dei Gheshuriti dei Ghirziti e degli Amalekiti; queste popolazioni abitavano da tempi antichi il paese, estendendosi da Shur fino al paese d’Egitto.
9
Davide devastava il paese e non lasciava in vita né uomo né donna, prendeva quindi pecore, buoi, asini, cammelli e indumenti, e ritornava e andava da Akish.
10
Quando Akish chiedeva: »Dove avete fatto razzie quest’oggi?« Davide rispondeva: »Contro il sud di Giuda contro il sud del Kenei«.
11
Davide non lasciava in vita né uomo né donna, perché potevano portare notizie e diceva: »Potrebbero dare notizie a nostro riguardo e dire: »Così ha fatto Davide««. Questo fu il suo modo di agire tutto il tempo che rimase nel paese dei Filistei
12
Così Akish si fidava di Davide e diceva: »Egli si è reso odioso al suo popolo Israele e così sarà per sempre mio servo«.
1 Samuel 30:1-31
1
Quando Davide e i suoi uomini giunsero a Tsiklag il terzo giorno, gli Amalekiti avevano fatto una razzia nel Negheve a Tsiklag; avevano preso Tsiklag e l’avevano incendiata;
2
essi avevano fatto prigionieri le donne e tutti quelli che vi erano, piccoli e grandi; non avevano ucciso nessuno, ma li avevano condotti via e se n’erano andati.
3
Quando Davide e i suoi uomini giunsero alla città, ecco la città era distrutta dal fuoco, e le loro mogli, i loro figli e le loro figlie erano stati condotti via prigionieri.
4
Allora Davide e tutti quelli che erano con lui alzarono la voce e piansero finché non ebbero più forza di piangere.
5
Le due mogli di Davide, Ahinoam, la Jezreelita e Abigail la Karmelita, già moglie di Nabal, erano anch’esse prigioniere.
6
Davide fu grandemente angosciato perché la gente parlava di lapidarlo, avendo tutti l’animo amareggiato, ciascuno a motivo dei suoi figli e delle sue figlie; ma Davide si fortificò nell’Eterno, il suo DIO.
7
Poi Davide disse al sacerdote Abiathar, figlio di Ahimelek: »Ti prego, portami l’efod«. Abiathar portò l’efod a Davide.
8
Così Davide consultò l’Eterno e chiese: »Devo inseguire questa banda? La raggiungerò?«. L’Eterno rispose: »Inseguila, perché la raggiungerai certamente e ricupererai senz’altro ogni cosa«.
9
Davide dunque partì con i seicento uomini che aveva con sé e giunse al torrente Besor, dove quelli rimasti indietro si fermarono;
10
ma Davide continuò l’inseguimento con quattrocento uomini, mentre duecento rimasero indietro, perché erano troppo stanchi per attraversare il torrente Besor.
11
Trovarono nella campagna un Egiziano e lo condussero a Davide. Gli diedero pane da mangiare e acqua da bere,
12
gli diedero pure un pezzo di schiacciata di fichi secchi e due grappoli d’uva. Dopo aver mangiato, il suo spirito ritornò, perché non aveva mangiato pane né bevuto acqua per tre giorni e tre notti.
13
Davide gli chiese: »A chi appartieni e da dove vieni?«. Egli rispose: »Sono un giovane egiziano, servo di un Amalekita il mio padrone mi ha abbandonato, perché tre giorni fa caddi ammalato.
14
Abbiamo fatto una razzia nel sud dei Kerethei, nel territorio di Giuda e nel sud di Caleb e abbiamo incendiato Tsiklag col fuoco«.
15
Davide gli disse: »Puoi tu condurmi giù dov’è quella banda?«. Egli rispose: »Giurami nel nome di DIO che non mi ucciderai e non mi consegnerai nelle mani del mio padrone, e io ti condurrò giù dov’è quella banda«.
16
E lo condusse giù; ed ecco gli Amalekiti erano sparsi su tutto il paese mangiando, bevendo e facendo festa, per tutto il grande bottino che avevano portato via dal paese dei Filistei e dal paese di Giuda.
17
Davide li attaccò dal crepuscolo fino alla sera del giorno dopo; nessuno di loro scampò, ad eccezione di quattrocento giovani, che montarono sui cammelli e fuggirono.
18
Così Davide ricuperò tutto ciò che gli Amalekiti avevano portato via; Davide ricuperò anche le sue mogli.
19
Niente andò loro perduto, né piccolo né grande, né figli né figlie, né bottino né alcun altra cosa che avevano loro preso. Davide ricuperò tutto.
20
Così Davide prese tutte le greggi e tutti gli armenti; e quelli che camminavano davanti al bestiame, dicevano: »Questo è il bottino di Davide!«.
21
Poi Davide giunse dai duecento uomini che erano troppo stanchi per seguire Davide, e che egli aveva fatto rimanere al torrente Besor. Questi andarono incontro a Davide e alla gente che era con lui. Così Davide si avvicinò loro e li salutò.
22
Allora tutti i malvagi e gli spregevoli fra gli uomini che erano andati con Davide presero a dire: »Poiché costoro non sono venuti con noi, non daremo loro nulla del bottino che abbiamo ricuperato, eccetto la moglie e i figli di ciascuno; li conducano via e se ne vadano!«.
23
Ma Davide disse: »Non fate così, fratelli miei con quello che l’Eterno ci ha dato proteggendoci e mettendo nelle nostre mani la banda che era venuta contro di noi.
24
Chi vi darà retta in questa proposta? Ma quale la parte di chi scende a combattere, tale sarà la parte di chi rimane presso i bagagli; faranno le parti insieme«.
25
Da quel giorno in poi si fece così; Davide ne fece uno statuto e una norma per Israele fino al giorno d’oggi.
26
Quando Davide ritornò a Tsiklag, mandò parte del bottino agli anziani di Giuda, suoi amici, dicendo: »Eccovi un dono proveniente dal bottino preso dai nemici dell’Eterno«.
27
Ne mandò a quelli di Bethel, a quelli di Ramoth del Neghev, a quelli di Jattir,
28
a quelli di Aroer, a quelli di Sifmoth, a quelli di Eshtemoa
29
a quelli di Rakal, a quelli delle città degli Jerahmeeliti, a quelli delle città dei Kenei,
30
a quelli di Hormah, a quelli di Kor-Ashan, a quelli di Athak
31
a quelli di Hebron, e a quelli di tutti i luoghi per i quali era passato Davide con i suoi uomini.
Josué 15:62
Nibshan, la città del sale e Enghedi: sei città con i loro villaggi.
2 Chroniques 20:2
Cosí giunsero alcuni a informare Giosafat, dicendo: »Una grande moltitudine si è mossa contro di te da oltre il mare dalla Siria; ecco, essi, sono in Hatsatson-Thamar« (che è En-Ghedi).