poi preparami una pietanza saporita di quelle che mi piacciono, e portamela, perché io ne mangi e l’anima mia ti benedica prima che io muoia«.

Allora Isacco gli disse: »Servimi affinché io mangi della cacciagione di mio figlio e l’anima mia ti benedica«. Così Giacobbe lo servì e Isacco mangiò. Giacobbe gli portò anche del vino ed egli bevve.

Ed egli si avvicinò e lo baciò. E Isacco sentì l’odore dei suoi vestiti e lo benedisse dicendo: »ecco, l’odore di mio figlio è come l’odore di un campo, che l’Eterno ha benedetto.

Ti servano i popoli e le nazioni si inchinino davanti a te. Sii padrone dei tuoi fratelli e i figli di tua madre si inchinino davanti a te. Maledetto sia chiunque ti maledice, benedetto sia chiunque ti benedice!«.

Poi Giuseppe condusse Giacobbe suo padre dal Faraone e glielo presentò. E Giacobbe benedisse il Faraone.

Giacobbe benedisse ancora il Faraone e si ritirò dalla presenza del Faraone.

Giuseppe rispose a suo padre: »Sono i miei figli, che DIO mi ha dato qui«. Allora egli disse: »Deh, falli avvicinare a me, e io li benedirò«.

Quindi Israele disse a Giuseppe: »Io non pensavo piú di rivedere la tua faccia, ma ora DIO mi ha dato di vedere anche la tua discendenza«.

Poi Giuseppe li prese ambedue: Efraim alla sua destra, alla sinistra di Israele, e Manasse alla sua sinistra, alla destra di Israele, e li fece avvicinare a lui.

Così benedisse Giuseppe e disse: »Il DIO, davanti al quale camminarono i miei padri Abrahamo e Isacco, il DIO che mi ha pasturato da quando esisto fino a questo giorno,

Tutti questi sono le dodici tribú d’Israele; e questo è ciò che il loro padre disse loro, quando li benedisse. Li benedisse, dando a ciascuno la sua benedizione particolare.

»parla ad Aaronne e ai suoi figli, dicendo: Voi benedirete così i figli d’Israele; direte loro:

L’Eterno faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio!

Così metteranno il mio nome sui figli d’Israele e io li benedirò«.

E, presili in braccio, li benedisse, imponendo loro le mani.

costui invece, Melchisedek, pur non derivando la sua discendenza da loro, ricevette la decima da Abrahamo e benedisse colui che aveva le promesse.

Ora, senza alcuna contraddizione l’inferiore è benedetto dal superiore.

Egli disse: »Sii benedetta dall’Eterno, figlia mia! La bontà mostrata quest’ultima volta supera quella di prima perché non sei corsa dietro a giovani poveri o ricchi.

Allora Davide inviò messaggeri agli uomini di Jabesh di Galaad per dir loro: »Siate benedetti dall’Eterno, per aver usato questa benignità a Saul, vostro signore, dandogli sepoltura!

Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesú Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo,

a lode della gloria della sua grazia mediante la quale egli ci ha grandemente favoriti nell’amato suo Figlio,

Con che cosa verso davanti all’Eterno e mi inchinerò davanti al DIO eccelso? Verrò davanti a lui con olocausti, con vitelli di un anno?

Costei, messasi a seguire Paolo e noi, gridava, dicendo: »Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza«.

Ma Abramo rispose al re di Sodoma: »Ho alzato la mia mano all’Eterno, il Dio Altissimo, padrone dei cieli e della terra,

Salmo di Davide All’Eterno appartiene la terra e tutto ciò che è in essa, il mondo e i suoi abitanti.

Mie infatti sono tutte le bestie della foresta; mio è il bestiame che sta a migliaia sui monti.

I cieli sono i cieli dell’Eterno, ma la terra egli l’ha data ai figli degli uomini.

In quel tempo Gesú prese a dire: »Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli.

In quella stessa ora Gesú giubilò nello spirito e disse: »Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra perche hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Sí, o Padre, perché cosí ti è piaciuto.