E dissero: »Orsù, costruiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo, e facciamoci un nome, per non essere dispersi sulla faccia di tutta la terra«.

Orsú, scendiamo laggiú e confondiamo la loro lingua, affinché l’uno non comprenda piú il parlare dell’altro«.

S’incoraggiano a vicenda in imprese malvagie; parlano di tendere lacci di nascosto e dicono: »Chi li vedrà?«.

Se dicono: »Vieni con noi; stiamo in agguato per spargere sangue, tendiamo insidie senza motivo all’innocente,

Io ho detto in cuor mio: »Vieni ora, ti voglio mettere alla prova con la gioia, e tu godrai il piacere«. Ma ecco anche questo è vanità.

Ma ora vi farò sapere ciò che sto per fare alla mia vigna: rimuoverò la sua siepe e sarà interamente divorata, abbatterò il suo muro e sarà calpestata.

Ognuno aiuta il suo compagno e dice al proprio fratello: »Coraggio!«.

Il fabbro incoraggia l’orafo e chi rifinisce col martello incoraggia chi batte l’incudine e dice della saldatura: »Va bene« e la rinforza con chiodi, perché non si smuova.

E ora a voi che dite: »Oggi o domani andremo nella tale città, e vi dimoreremo un anno, commerceremo e guadagneremo«,

E ora a voi ricchi: piangete e urlate per le sciagure che stanno per cadervi addosso.

ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finché si dice: Oggi perché nessuno di voi sia indurito per l’inganno del peccato.

E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere,

e amareggiarono la loro vita con una dura schiavitú, nei lavori d’argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Li obbligavano a fare tutti questi lavori con asprezza.

»Non date piú paglia al popolo per fare i mattoni, come prima; e vadano essi stessi a raccogliere la paglia!

Sovraccaricate questi uomini di duro lavoro, ed essi lo facciano senza dar retta a parole d’inganno«.

Andate voi stessi a procurarvi della paglia dovunque ne potete trovare, perché il vostro lavoro non sarà per nulla diminuito"«.

E i sorveglianti li sollecitavano dicendo: »Ultimate il vostro lavoro giorno per giorno come quando c’era la paglia!«.

Allora i capi-squadra dei figli d’Israele vennero a protestare dal Faraone, dicendo: »Perché ti comporti così coi tuoi servi?

Allora egli rispose: »Siete pigri, molto pigri! Per questo dite: »Andiamo a sacrificare all’Eterno«.

Fece uscire gli abitanti che erano nella città e li mise al lavoro con seghe erpici di ferro, scuri di ferro, e li pose a lavorare in fornaci di mattoni, cosí fece a tutte le città dei figli di Ammon. Poi Davide tornò a Gerusalemme con tutto il popolo.

(9:9) »I mattoni sono caduti, ma noi ricostruiremo con pietre squadrate; i sicomori sono stati tagliati, ma noi li sostituiremo con cedri«.

un popolo che mi provoca continuamente ad ira con sfrontataggine, che offre sacrifici nei giardini e brucia incenso su altari di mattoni,

Attingi per te l’acqua necessaria per l’assedio, rinforza le tue fortificazioni entra nell’argilla, pesta la malta, ripara la fornace per mattoni.

Ora la valle di Siddim era piena di pozzi di bitume; e i re di Sodoma e di Gomorra si diedero alla fuga e vi caddero dentro; e quelli che scamparono fuggirono al monte.

Ma, quando non poté piú tenerlo nascosto, prese un canestro di giunchi, lo spalmò di bitume e di pece, vi pose dentro il bambino e lo pose nel canneto sulla riva del fiume.