Verranno molte nazioni e diranno: »Venite, saliamo al monte dell’Eterno e alla casa del DIO di Giacobbe, egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri«. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola dell’Eterno.

Siederanno ciascuno sotto la propria vite e sotto il proprio fico, e piú nessuno li spaventerà, perché la bocca dell’Eterno degli eserciti ha parlato.

»In quel giorno«, dice l’Eterno, »io raccoglierò gli zoppi, radunerò gli scacciati e quelli che avevo afflitto.

E tu, torre del gregge roccaforte della figlia di Sion, a te verrà, proprio a te verrà l’antico dominio, il regno della figlia di Gerusalemme«.

Contorciti e da’ alla luce, o figlia di Sion, come donna che sta per partorire, perché ora uscirai dalla città, dimorerai per la campagna e andrai fino a Babilonia. Là tu sarai liberata, là l’Eterno ti riscatterà, dalla mano dei tuoi nemici.

Ma esse non conoscono i pensieri dell’Eterno, non intendono il suo disegno, perche egli le radunerà come covoni sull’aia.