»Riconosco che puoi tutto, e che nessun tuo disegno può essere impedito.

Deh, ascolta, e io parlerò; io ti interrogherò e tu mi risponderai.

Perciò provo disgusto nei miei confronti e mi pento sulla polvere e sulla cenere«.

Ora dunque prendete con voi sette tori e sette montoni, andate dal mio servo Giobbe e offrite un olocausto per voi stessi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi; e cosí per riguardo a lui non vi tratterò secondo la vostra follia, perché non avete parlato di me rettamente come ha fatto il mio servo Giobbe«.

Quando Giobbe ebbe pregato per i suoi amici, l’Eterno lo ristabilí nel precedente stato; cosí l’Eterno rese a Giobbe il doppio di tutto ciò che aveva posseduto.

Ora l’Eterno benedisse gli ultimi anni di Giobbe piú dei primi, perché egli ebbe quattordicimila pecore, seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine.

e chiamò la prima Jemimah, la seconda Ketsiah e la terza Keren-Happuk.

Dopo questo Giobbe visse centoquarant’anni e vide i suoi figli e i figli dei suoi figli per quattro generazioni.