Ascoltate attentamente il fragore della sua voce, il rombo che esce dalla sua bocca!

Dietro di esso una voce rugge; egli tuona con la sua voce maestosa; egli non li trattiene quando si è udita la sua voce.

Dice infatti alla neve: »Cadi sulla terra lo dice tanto alle piogge leggere che alle piogge torrenziali.

Le fiere entrano nei loro nascondigli rimangono nelle loro tane.

Al soffio di Dio si forma il ghiaccio e la distesa delle acque si ritira.

Esse vagano ovunque nel cielo, cambiando direzione in base alla sua guida per compiere qualunque cosa egli manda loro sulla faccia della terra abitata.

Porgi l’orecchio a questo, o Giobbe, fermati e considera le meraviglie di Dio!

Sai tu come le nubi si librino nell’aria, le meraviglie di colui che sa tutto?

Hai tu forse disteso con lui il firmamento, rendendolo solido come uno specchio di metallo fuso?

Gli si può forse dire che io voglio parlare? Se un uomo dovesse parlare, sarebbe certamente distrutto.

Il bel tempo viene dal nord, ma intorno a Dio è tremenda maestà.

Per questo gli uomini lo temono; ma egli non tiene conto di chi si ritiene sapiente«.