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vendredi, 19 avril 2024
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BEIT MIDRASH MESSIANIQUE

CENTRE MESSIANIQUE BETH YESHOUA

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Cours d'hébreu pour les nuls

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Séminaire du 17 au 20 mai "Les Merveilles de l'hébreu"

L'hébreu n'est pas indispensable pour être sauvé et pour avoir une relation personnelle et intime avec le Seigneur. Par contre il contribue à notre joie de comprendre les Écritures.

Yeshoua se trouve partout dans l'ancien testament ;

Pourquoi l’hébreu dans l'AT et pourquoi le grec dans le NT ? S'agit-il d'une erreur humaine, d'une volonté antisémite ? Dieu est-il derrière tout ça ?

Quelles sont ces déclarations incroyables de Dieu même au sujet de son Fils, que dit le Messie Lui-même dans Esaïe 53 avec  "Yeshoua Shmi",  

La grammaire hébraïque vient-elle des "massorètes" (les scribes des premiers siècles) ou vient-elle de Dieu?

Révélations stupéfiantes sur les racines de l'arbre du Psaume 1, sur "iysh"  et "iyshah", sur "etsem" (les ossements d'Israël), sur le mot "shalom", sur le mot "dabar".

Et bien d'autres découvertes qui ne peuvent nous laisser indifférents sur cette langue céleste : l'hébreu.

La première partie de ce séminaire aura lieu du 18 au 21 avril "MIEUX CONNAÎTRE ET COMPRENDRE LE DIEU VIVANT ET VRAI (INITIATION À L’HÉBREU) – PASCAL JUNG




 

 

 

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2 Samuel chapitre 14

Version Bible
Livre
Chapitre
1
Or Joab, figlio di Tseruiah, si accorse che il cuore del re era preoccupato per Absalom.
2
Cosí Joab mandò qualcuno a Tekoa e ne fece venire una donna saggia, alla quale disse: »Fingi di essere in lutto e indossa una veste da lutto; non ungerti con olio, ma comportati come una donna che pianga da molto tempo un morto.
3
Va’ quindi dal re e parlagli in questo modo«. E Joab le mise in bocca ciò che doveva dire.
4
La donna di Tekoa andò dunque a parlare al re, si gettò con la faccia a terra, si prostrò e disse: »Aiuto, o re!«.
5
Il re le disse: »Che hai?«. Ella rispose: »Purtroppo sono una vedova e mio marito è morto.
6
La tua serva aveva due figli, ma i due ebbero una lite fra di loro nei campi e non essendoci nessuno a separarli, uno colpí l’altro e l’uccise.
7
Ora tutta la parentela è insorta contro la tua serva, dicendo: »Consegnaci colui che ha ucciso il fratello, affinché lo facciamo morire per la vita di suo fratello che egli ha ucciso e per sterminare anche l’erede«. In questo modo spegneranno l’unico tizzone acceso che mi è rimasto e non lasceranno a mio marito né nome né discendenza sulla faccia della terra«.
8
Il re disse alla donna: »Va’ a casa tua io darò ordini a tuo riguardo«.
9
La donna di Tekoa disse al re: »O re mio signore, la colpa cada su di me e sulla casa di mio padre, ma il re e il suo trono siano innocenti«.
10
Il re disse: »Se qualcuno ti dovesse dire qualcosa, conducilo da me e vedrai che non ti molesterà piú«.
11
Allora ella disse: »Si ricordi, per favore, il re, dell’Eterno, il tuo DIO, affinché il vendicatore del sangue non continui piú a distruggere perché mio figlio non sia sterminato«. Egli rispose: »Com’è vero che l’Eterno vive, non cadrà a terra un sol capello di tuo figlio!«.
12
Allora la donna disse: »Deh, permetti che la tua serva dica ancora una parola al re, mio signore!«. Egli rispose: »Di’ pure«.
13
Riprese la donna: »Perché hai tu ideato una cosa del genere contro il popolo di DIO? Parlando in questo modo, infatti, il re è in qualche modo colpevole, perché il re non fa ritornare chi è in esilio.
14
Noi dobbiamo morire e siamo come acqua versata in terra, che non si può raccogliere, ma DIO non toglie la vita, ma escogita il modo col quale chi è in esilio non rimanga lontano da lui.
15
Ora sono venuta a parlare di questa cosa al re mio signore, perché il popolo mi ha fatto paura; e la tua serva ha detto: »Voglio parlare al re; forse il re farà ciò che la sua serva gli dirà.
16
Il re ascolterà la sua serva e la libererà dalle mani di quelli che vogliono sterminare me e mio figlio dalla eredità di DIO".
17
La tua serva diceva: »Oh, possa la parola del re, mio signore, darmi conforto perché il re mio signore è come un angelo di DIO nel discernere il bene e il male«. L’Eterno, il tuo DIO, sia con te«.
18
Il re rispose e disse alla donna: »Ti prego, non nascondermi nulla di ciò che ti domanderò«. La donna disse: »Parli pure il re, mio signore«.
19
Allora il re disse: »La mano di Joab non è forse con te in tutto questo?«. La donna rispose: »Com’è vero che tu vivi, o re mio signore, la cosa sta né piú né meno come ha detto il re mio signore, è stato infatti il tuo servo Joab che mi ha dato questi ordini e ha messo tutte queste parole in bocca alla tua serva.
20
Il tuo servo Joab ha fatto questo per produrre un cambiamento nella presente situazione; ma il mio signore ha la stessa sapienza di un angelo di DIO per capire tutto ciò che avviene sulla terra«.
21
Allora il re disse a Joab: »Ecco, farò proprio questo. Va’ dunque e fa’ tornare il giovane Absalom«.
22
Allora Joab si gettò con la faccia a terra, si prostrò e benedisse il re. Poi Joab disse: »Oggi il tuo servo riconosce di aver trovato grazia ai tuoi occhi o re, mio signore, perché il re ha fatto ciò che il suo servo ha chiesto«.
23
Cosí Joab si levò e andò a Gheshur, e condusse Absalom a Gerusalemme.
24
Ma il re disse: »Si ritiri in casa sua e non veda la mia faccia!«. Cosí Absalom si ritirò in casa sua e non vide la faccia del re.
25
Or in tutto Israele non vi era uomo che fosse lodato per la sua bellezza come Absalom; dalla pianta dei piedi alla cima del capo non vi era in lui difetto alcuno.
26
Quando si faceva tagliare i capelli (e se li faceva tagliare ogni anno perché la capigliatura gli pesava troppo), egli pesava i capelli del suo capo; essi pesavano duecento sicli a peso del re.
27
Ad Absalom nacquero tre figli e una figlia di nome Tamar, che era donna di bell’aspetto.
28
Absalom abitò a Gerusalemme due anni, senza vedere la faccia del re.
29
Poi Absalom fece chiamare Joab per mandarlo dal re, ma egli non volle venire da lui; lo mandò a chiamare una seconda volta, ma non volle venire.
30
Allora Absalom disse ai suoi servi: »Ecco, il campo di Joab è vicino al mio e vi è l’orzo; andate ad appiccarvi il fuoco!«. Cosí i servi di Absalom appiccarono il fuoco al campo.
31
Allora Joab si levò, andò a casa di Absalom e gli disse: »Perché i tuoi servi hanno dato fuoco al mio campo?«.
32
Absalom rispose a Joab: »Io ti avevo mandato a dire: »Vieni qui, affinché possa mandarti dal re a dirgli: Perché sono tornato da Gheshur? Sarebbe meglio per me se fossi rimasto là«. Ora quindi permettimi di vedere la faccia del re. Se poi in me vi è qualche iniquità, che mi faccia morire!«.
33
Joab allora andò dal re e gli riferí la cosa. Questi fece chiamare Absalom che venne dal re e si prostrò con la faccia a terra davanti a lui; e il re baciò Absalom.

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